Zona rossa: Emilia Romagna studia strette locali. La variante inglese dilaga

il Resto del Carlino INTERNO

Nel Bolognese, intanto, è allarme contagi: sono intorno ai 500 al giorno, e la variante inglese è presente in 7 casi su 10.

"Nel caso fosse necessario sarà prevista una zona rossa – ha spiegato Bonaccini –, ma prima verranno effettuati tamponi a tappeto a San Benedetto, soprattutto sulla popolazione degli studenti".

Risorse – con contributi compresi in media tra l’80 e il 95% del costo ammissibile – che generano un investimento complessivo di quasi 35 milioni di euro"

Siamo pronti ad applicare zone rosse dove ce ne sia la necessità e sempre sentendo i sindaci". (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altre testate

Un tema che in Emilia-Romagna stiamo affrontando da tempo, sul quale abbiamo aperto un tavolo di confronto con le associazioni del commercio e degli esercenti”. L’assessore interviene nel momento in cui il Governo è alle prese con la definizione del nuovo Dpcm, con quello in vigore in scadenza il prossimo 5 marzo. (ParmaToday)

Altrove, però, in zona gialla, dove le condizioni epidemiologiche lo consentano, bisogna creare le condizioni perché bar e ristoranti, piscine, palestre e attività sportive, i luoghi della cultura e dello spettacolo, solo per fare alcuni esempi, possano riprendere la loro attività in maniera maggiore e continuativa rispetto ad oggi. (ForlìToday)

Intensificare la lotta alla pandemia, soprattutto di fronte al diffondersi di varianti che rendono il contagio più veloce, ma allo stesso tempo pensare alla ripartenza delle attività ora penalizzate. Un tema che in Emilia-Romagna stiamo affrontando da tempo, sul quale abbiamo aperto un tavolo di confronto con le associazioni del commercio e degli esercenti”. (piacenzasera.it)

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 598 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Tra i 580 nuovi contagi, 508 sono sporadici e 72 sono inseriti in focolai. (BolognaToday)

L’assessore interviene nel momento in cui il Governo è alle prese con la definizione del nuovo Dpcm, con quello in vigore in scadenza il prossimo 5 marzo. Allo stesso modo, devono poter ripartire teatri, cinema, musei e gli spazi culturali e dello spettacolo, sempre con regole rigide di ingresso e presenza (IlPiacenza)

Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 34.486 (+193), il 94% del totale dei casi attivi. (La Pressa)