Sentenza del Tar condanna “paracetamolo e vigile attesa”: il medico deve curare in scienza e coscienza

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Lineaitaliapiemonte.it SALUTE

Con questa motivazione alla sentenza il Tar Lazio ha accolto il ricorso presentato dal Comitato Cura Domiciliare Covid-19, a firma del presidente e avvocato Erich Grimaldi e dell’avvocato Valentina Piraino, contro le linee guida ministeriali del 26 aprile 2021, per il trattamento domiciliare dei malati Covid.

Quindi, conclude il tribunale amministrativo, “il contenuto della nota ministeriale, imponendo ai medici puntuali e vincolanti scelte terapeutiche, si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicata dalla scienza e dalla deontologia professionale. (Lineaitaliapiemonte.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Alla udienza del giorno 7 dicembre 2021 il ricorso è stato trattenuto in decisione. Alla camera di consiglio del giorno 4 agosto 2021, il Collegio ha disposto, a mente dell’art. (Cronache TV)

Valentina Vezzali, sottosegretario allo Sport, ha parlato alla trasmissione 90° minuto del nuovo protocollo anti-Covid che entrerà in vigore dalla settimana prossima. L’ok del Comitato tecnico scientifico tra l’altro ci permetterà di attuare misure meno restrittive, tenendo in considerazione il livello vaccinale e la frequenza dei tamponi. (Calcio In Pillole)

Vigile attesa e tachipirina bocciate, il Tar demolisce Speranza. Il Tar, dunque, ha affossato il contenuto della nota ministeriale dell'aprile 2021. I medici di base: "È giusto ribadire la libertà del medico, ma in una prima fase vanno prescritti paracetamolo e antinfiammatori non steroidei". (Il Giornale d'Italia)

Annullata quindi la Circolare del Ministero della Salute aggiornata al 26 aprile 2021. Su questo era scattato il ricorso del Comitato, e ieri il Tar ha dato via libera a ciascun medico di curare gli affetti dal virus come vuole. (L'Ecodelsud.it)

Covid, Tachipirina e vigile attesa: il Tar del Lazio annulla la Circolare ministeriale. Il Governo, andando a vincolare i medici, ha di fatto privato i cittadini delle cure domiciliari precoci, paralizzando la sanità territoriale, e portato al collasso il sistema ospedaliero, con le drammatiche conseguenze che migliaia di famiglie conoscono purtroppo molto bene» (Logudorolive -)

Il ricorso contro il protocollo ministeriale era stato presentato dal Comitato Cura Domiciliare Covid, che raggruppa “un gruppo di cittadini e medici attivatosi su Facebook per chiedere la terapia domiciliare tempestiva del Covid19 in ogni regione”. (Canale Dieci)