Calabria, il corto con Raoul Bova soffre di stereotipi. Ma Muccino non è Pasolini

Muccino ha cercato di proporre una sorta di oleografia, le cui componenti fondamentali sono il mare, il sole, gli agrumi; tuttavia non sembra uno spot sulla Calabria.

Ma Muccino non è Pasolini e non gli è nemmeno richiesto.

Eppure esso soffre di mediterraneismo, dal momento che ritroviamo pienamente nel corto alcune sue caratteristiche: estetizzazione, sospensione del tempo storico, omogeneizzazione delle differenze, per esempio. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nel 2006 passo al quotidiano regionale "Calabria Ora", successivamente "L'Ora della Calabria", in servizio presso la redazione sportiva. Nel 2014, inizio l'avventura professionale con il quotidiano nazionale "Cronache del Garantista", scrivendo di cronaca giudiziaria. (Cosenza Channel)

Numerose le critiche arrivate da intellettuali, politici, gente comune che lo ha additato come poco veritiero, antico, sicilianizzato, retrogrado. A tutto ciò si aggiunge il fatto che doveva essere un ultimo grandissimo omaggio alla presidente Jole Santelli, prematuramente scomparsa. (Calabria 7)

E ancora: “Descrive una Calabria dei primi del 900”, “La Calabria non è quella nel video del regista”. Certamente, è lo scriviamo con convinzione, la Presidente Jole Santelli non ha progettato questo disegno con l’intento di gettare fango su quella terra che lei ha amato tanto. (calabriadirettanews)

Senza falsi miti e senza primedonne, senza imbrogli e senza retorica». Luoghi comuni a volontà, proprio quelli che dovremmo eliminare per offrire un'altra narrazione della nostra terra. (La Riviera)

Perché ad esempio è così difficile creare collegamenti adeguati, arrivare in aereo a Reggio Calabria o spostarsi in auto o con altro mezzo sulla fascia ionica della regione? Lo scrive Fabio Putortì, presidente Miti unione del Sud. (Il Reggino)

Una committenza sbagliata la richiesta di fare raccontare in tutta fretta a un regista la Calabria in pochi minuti. Interviene anche la Fondazione Magna Grecia che premierà chi saprà raccontare la Calabria «fuori dai clichè e dagli stereotipi di cui abbonda il corto di Muccino». (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)