L'Europa riapre le frontiere, ma l'Italia controcorrente sugli arrivi

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Attraverso le direttive del ministro Speranza, che ha preparato un’ordinanza specifica, l’Italia ha deciso di mantenere in vigore misure più stringenti per chi arriva, almeno fino al 15 luglio.

Confini esterni aperti, quindi, per l’Europa e per l’Italia, ma con dei limiti nel nostro Paese: ecco quali.

L’Europa ha riaperto le frontiere extra Schengen dal 1° luglio per 15 Paesi.

L’Italia apre ai Paesi extra-UE ma con limiti. (Money.it)

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I governi degli Stati membri dell’Unione Europea hanno stilato un elenco di 15 paesi i cui cittadini potranno viaggiare in Europa a partire dal 1 luglio. L’Unione Europea ha riaperto le frontiere per i viaggi, dopo la chiusura dei confini esterni a causa del coronavirus. (Notizie.it )

(Ultimo aggiornamento: ore 10.40 del 1° luglio) Per il momento i Paesi ammessi sono: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Tunisia, Thailandia e Uruguay. (FIRSTonline)

In tutti questi Paesi la situazione epidemiologica è pari o migliore di quella dell’ Ue. La raccomandazione e la lista negoziata venerdì scorso in Core per dai rappresentanti permanenti sono state approvate per procedura scritta, a maggioranza qualificata, con il voto favorevole dell’Italia. (Corriere dell'Umbria)

Il 30 giugno, il Consiglio europeo ha emanato una raccomandazione che prevede una revoca graduale delle restrizioni temporanee ai viaggi verso l'UE. L’Italia continua a mantenere la quarantena per le persone che provengono da questi paesi. (Assolombarda)

La Cina è infatti il Paese dal quale origina il nuovo coronavirus (non a caso Epoch Times lo ha fin da subito ribattezzato come il ‘virus del Pcc’). L’elenco dei Paesi ‘sicuri’ non è definitivo, ma verrà aggiornato ogni 14 giorni in base ai dati sulla diffusione del virus. (epochtimes.it)

Intanto Coldiretti stima che la chiusura delle frontiere a 1,4 milioni di turisti Usa in viaggio durante l’estate in Italia produrrà una perdita particolarmente pesante, 1,8 miliardi. La lista di paesi concordata andrà comunque aggiornata ogni quindici giorni considerando l’evoluzione della pandemia. (America Oggi)