Mps: incarico di advisor finanziario a Credit Suisse per affiancare Mediobanca

gonews ECONOMIA

Si informa, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione programmato per il prossimo 19 gennaio è stato posticipato al 28 gennaio 2021.

Fonte: Banca Monte dei Paschi di Siena - Ufficio Stampa

Il Consiglio di Amministrazione di MPS, riunitosi in data odierna, comunica di avere conferito a Credit Suisse un incarico di advisor finanziario al fine di affiancare Mediobanca nella valutazione delle alternative strategiche a disposizione della Banca e operare una verifica degli interessi di mercato da parte di operatori di primario standing. (gonews)

La notizia riportata su altre testate

“Le prossime settimane saranno decisive per disegnare il futuro del Monte dei Paschi. Quello che alle nostre Associazioni preme è che la soluzione, qualunque essa sia, non prescinda da alcuni punti fermi”. (Il Cittadino on line)

Tornando al dossier Mps, La Stampa riporta che il Tesoro “avrebbe nuovamente valutato di sondare Banco Bpm, con il quale aveva avuto dei contatti prima dell’estate poi finiti nel nulla”. Non solo UniCredit, ma anche Banco BPM e, forse, anche banche straniere. (Finanzaonline.com)

Il Monte (già peraltro...; Anche il cda di Mps apre all’aggregazione della banca. (Milano Finanza)

La partita di Mps è nei fatti sempre più intrecciata con la ricerca del ceo di Unicredit al posto di Jean Pierre Mustier. Bisognerà vedere anche quanta autonomia pretenderà il nuovo ceo nella scelta della fusione, con Mps o con altri istituti, come Banco Bpm. (Corriere della Sera)

Il presidente Rossi si è poi speso in un lungo intervento in cui ripercorre la storia recente ed affronta il tema del futuro: “in tanti hanno ancora negli occhi tempi ben diversi. Il presidente Rossi ha poi concluso ” Noi siamo disponibili a fare la nostra parte, infatti il 31 luglio scorso, alla luce delle sentenze abbiamo proceduto ad azioni stragiudiziali di messa in mora. (Siena News)

Il documento approvato dal consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena lo scorso 17 dicembre 2020 (e mai reso noto al mercato) vaglia tutte le ipotesi: anche quella di un futuro senza fusioni (SoldiOnline.it)