Percepivano ingiustamente il reddito di cittadinanza, nei guai 33 persone

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MessinaToday INTERNO

Tra loro c'era chi non aveva comunicato l'applicazione di una misura cautelare nei suoi confronti.

Maxi retata dei carabinieri, insieme al nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina, contro chi percepisce ingiustamente il reddito di cittadinanza.

In ballo oltre 140mila euro versati dall'Ente previdenziale

Dopo accurati controlli, i militari hanno denunciato 33 persone residenti in vari comuni della provincia. (MessinaToday)

Ne parlano anche altre fonti

A Caronia una coppia ha percepito per 9 mesi il reddito di cittadinanza omettendo di comunicare l’avvenuta applicazione nei confronti dell’uomo di un provvedimento cautelare A Caronia una coppia ha percepito per 9 mesi il reddito di cittadinanza omettendo di comunicare l’avvenuta applicazione nei confronti dell’uomo di un provvedimento cautelare. (Normanno.com)

Il reddito di cittadinanza è senza alcun dubbio uno degli argomenti principali di queste ultime settimane. Infatti entro il 31 gennaio è sempre necessario rinnovare l’Isee per continuare a percepire il reddito di cittadinanza (ContoCorrenteOnline.it)

In particolare, è stato rilevato che i beneficiari, al momento della presentazione della domanda o durante l’erogazione del beneficio stesso, avevano omesso di comunicare di essere sottoposti a misura cautelare personale, anche a seguito di convalida dell’arresto o del fermo. (Il Vizzarro)

Tutte le posizioni sono state segnalate e l’Inps ha disposto la revoca del sussidio e l’attivazione delle procedure di recupero delle somme già indebitamente percepite “Furbetti del reddito di cittadinanza”: scattano dieci denunce”. (Livesicilia.it)

Il sequestro, per un totale di 80.672,53 euro, è stato eseguito da Carabinieri e Guardia di finanza di stanza presso la procura e dai colleghi del Comando Provinciale dell’Arma e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria. (Quotidiano del Sud)

Con mio zio Luigi – spiega Emanuele Mancuso – non abbiamo mai parlato di queste cose, neanche con i miei parenti, al massimo si parlava in generale della Madonna di Polsi”. Se sei Emanuele Mancuso, nipote del “capo indiscusso” Luigi Mancuso e figlio del boss Pantaleone Mancuso detto “l’Ingegnere”, fai parte della ‘ndrangheta per discendenza. (Zoom24.it)