Tonfo petrolio, WTI buca quota $70. Prezzi crollano del 3% dopo Opec+ e paura variante Delta

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Le quotazioni scontano l’aumento dell’offerta dell’Opec+, alleanza tra paesi Opec e non Opec che, in base ai termini dell’intesa, sarà pari ai 400.000 barili al giorno a partire dal mese di agosto fino al settembre del 2022.

Va ricordato che l’associazione aveva lanciato l’anno scorso un taglio della produzione senza precedenti, pari al record di 10 milioni di barili al giorno, per contrastare il crollo dei prezzi del petrolio scatenato dalla pandemia Covid-19. (Finanzaonline.com)

Su altre fonti

L’intesa provvisoria prevedeva di aumentare la produzione di petrolio di 400.000 barili al giorno nei mesi tra agosto e dicembre. L’accordo preso dall’Opec+ dovrebbe far scendere nei prossimi giorni il prezzo del carburante, per la gioia di tutti gli automobilisti. (Consumatore.com)

Sarà aumentata la produzione di petrolio, a partire da agosto 2021, con un ritmo di 400mila barili al giorno, e fino alla fine di settembre del 2022. Per Russia e Arabia Saudita le linee di base di produzione saliranno a 1,5 milioni di barili al giorno, a fronte degli attuali 11 milioni di barili al giorno. (La Stampa)

Le vendite hanno colpito tutti i settori, dalle banche all'industria passando per gli energetici che hanno pagato il calo del prezzo del petrolio: il Brent sotto i 70 dollari al barile dopo l'accordo raggiunto con fatica proprio nel fine settimana, per aumentarne la produzione. (Rai News)

Venerdì Wall Street ha chiuso in rosso, con il Dow Jones che ha perso lo 0,86%, lo S&P500 lo 0,75% e il Nasdaq lo 0,80%. Le Borse aprono in rosso su timori Covid, petrolio in calo dopo accordo Opec+. Partenza di settimana in negativo per i listini del Vecchio Continente, rallentati dai timori per i nuovi contagi. (Yahoo Finanza)

Quello che ci lega va al di là di quello che si può immaginare», ha commentato il ministro del petrolio dell'Arabia Saudita, il principe Abdulaziz bin Salman. Al momento restano comunque «congelati» 5,8 milioni di barili al giorno, ma dovrebbero essere restituiti al mercato entro la fine del 2022. (ilGiornale.it)

Borse europee tutte in rosso, lunedì, su timori per la diffusione della variante Delta che preoccupa gli investitori riaccendendo i timori per la ripresa economica. Con la variante Delta che si sta diffondendo ovunque, perdono anche i titoli delle multinazionali del calibro di Caterpillar, Boeing e General Motors. (Il Fatto Quotidiano)