Turchia accoglie con favore che il tribunale dell'Aja ha confermato l'ergastolo per Ratko Mladic

TRT ESTERI

Notando che ha impugnato senza successo la sua condanna e che il tribunale ha confermato la sua condanna all'ergastolo, la dichiarazione afferma che il tribunale ha preso la decisione giusta nell'interesse della giustizia.

E’ una sentenza giusta, anche se non ridurra’ il dolore dei parenti delle vittime.

La dichiarazione afferma che la Turchia desidera che la sentenza serva alla pace e alla riconciliazione in Bosnia-Erzegovina e nella regione e contribuisca alla prevenzione di tali crimini in futuro

Il ministero ha affermato in una dichiarazione scritta che i giudici del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia (ICTY) hanno condannato Mladic - noto anche come il "macellaio della Bosnia" - all'ergastolo nel 2017 per il genocidio che ha commesso e le atrocità contro l'umanità con violazione del diritto di guerra. (TRT)

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Oltre a Mladic, nel 2019 è stato condannato al carcere a vita, in appello, anche Radovan Karadzic, presidente della Repubblica serba di Bosnia ed Eregovina dal 1992 al 1996. (Famiglia Cristiana)

All’udienza d’appello all’Aja lo scorso agosto, i pubblici ministeri avevano sollecitato la sua condanna per un’ulteriore accusa di genocidio riguardante cinque comuni della Bosnia-Erzegovina nel 1992. (La Gazzetta di Reggio)

Confermata la sentenza a Mladic. La Corte speciale dell’Aja per l’ex Yugoslavia ha confermato in appello la condanna all’ergastolo per Ratko Mladic, il boia di Srebrenica. L’ultima modifica risale al 16 dicembre del 2011, qualche mese dopo la cattura di Mladić. (Unimondo.org)

Nel luglio del 1995 Mladic aveva ordinato il massacro di tutti i maschi adulti e ragazzi della cittadina, in cui si erano rifugiati molti bosniaci musulmani, per sfuggire alle persecuzioni. Durante il conflitto dei Balcani, negli anni ‘90, lui e il suo superiore Radovan Karadzic, leader dei serbo-bosniaci, si sono macchiati di molti crimini di guerra. (TIMgate)

Il Meccanismo residuo internazionale per i tribunali penali, così si chiama l’organo giudiziario che ha preso in carico i processi ancora pendenti dopo la chiusura del Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, terminerà così le udienze iniziate ad aprile e più volte rinviate dallo scorso anno a causa della pandemia da Covid-19 e delle condizioni di salute di Mladic. (Corriere della Sera)