L’Italia ha il suo primo Master of Wine

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Senza alcun timore riverenziale, perché il successo dei Masters of Wine risiede prima di tutto nella capacità di approfondire ed ampliare le conoscenze, valorizzando le differenze e le peculiarità, di cui il Belpaese non è secondo a nessuno.

Che spaziano dalla viticoltura alla comunicazione e all’economia, facendone uno stimato brand builder di aziende enoiche, importatori e grandi ristoranti.

“Il ruolo dei Masters of Wine, storicamente, non è certo quello di piegare la produzione del vino al gusto imperante

Il The Institute of Masters of Wine, la più autorevole ed antica organizzazione dedicata alla. (IdeaWebTv)

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“Un Master of Wine - aggiunge Gabriele Gorelli - non deve ‘indovinare’ i vini, ma dimostrare di averli compresi. È il commento del presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, all’annuncio del primo Master of Wine italiano, Gabriele Gorelli, nato e cresciuto a Montalcino. (Nove da Firenze)

Le sue radici vinicole – cita la sua presentazione sul sito dell’Institute of Masters of Wine – “risalgono a suo nonno, il più piccolo rinomato produttore di Brunello di Montalcino”. Si tratta di Gabriele Gorelli, nato e cresciuto a Montalcino. (Federvini)

Master of Wine: Gabriele Gorelli è il primo italiano a fregiarsi del titolo. Quattrocentodiciottesimo al mondo, Gorelli ha superato un percorso lungo, durato cinque anni e iniziato nel 2014 a Firenze, quando la capitale del Rinascimento ha ospitato il Symposium dell'organizzazione, l'evento quadriennale che vede insieme a confronto tutti i Masters of Wine del mondo. (La Repubblica)

Un ambasciatore per il vino italiano. Il vino italiano ha, finalmente, il suo ambasciatore nella più influente associazione del vino al mondo, considerata una sorta di Onu del settore. (inToscana)

Con l'ingresso di Gorelli i Masters of Wine nel mondo diventano 418. L'associazione inglese The Institute of Masters of Wine, spiega una nota, la più autorevole ed antica organizzazione dedicata alla conoscenza ed al commercio del vino, accoglie così tra i suoi ranghi il primo rappresentante italiano di sempre. (Giornale di Sicilia)

Si legge nel sito www.mastersofwine.org. “Provenienti da cinque paesi, i nuovi membri di IMW - incluso il primo MW italiano - sono James Doidge MW (Regno Unito), Gabriele Gorelli MW (Italia), Susan Lin MW (Stati Uniti), Moritz Nikolaus Lueke MW (Germania), Sophie Parker -Thomson MW (Nuova Zelanda), Álvaro Ribalta Millán MW (Regno Unito), Tze Sam MW (Regno Unito), Melissa Saunders MW (Stati Uniti), Kryss Speegle MW (Stati Uniti) e Clare Tooley MW (Stati Uniti). (Francesco Saverio Russo)