Scontri Roma. Bufera sul giudice sul palco no vax, il caso finisce al Csm

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Bufera sul giudice sul palco no vax, il caso finisce al Csm La ministra Cartabia incarica i suoi ispettori di procedere ad accertamenti urgenti.

Era quindi seguito quello che sembrava l'annuncio di dimissioni immediate dall'ordine giudiziario:"a coloro che dicono che la mia posizione è incompatibile, rispondo che scelgo il popolo sovrano e lascio la toga".

Una presa di posizione che arriva dopo la ferma "condanna" del comportamento del magistrato già espressa ieri da parte della giunta di Messina dell'Anm

Le verità nascoste del Covid 19'', ma non vuole essere etichettato come no vax- non convince affatto l'Anm. (Rai News)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Prima il caso finisce al Csm, poi la ministra della Giustizia Marta Cartabia incarica i suoi ispettori di procedere a accertamenti urgenti . Le verità nascoste del Covid 19», ma non vuole essere etichettato come no vax- non convince affatto l'Anm (La Sicilia)

Ma giudice Angelo Giorgianni, consigliere della Corte d’Appello di Messina, coautore del controverso libro Strage di Stato. (Il Fatto Quotidiano)

“Da magistrato – aveva annunciato – sono venuto ad onorare il popolo sovrano, e io tra voi e il popolo scelgo il popolo sovrano e lascio la toga”. Le verità nascoste del Covid 19”, con la prefazione del magistrato Nicola Gratteri, ma contesta la definizione di “no vax”. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

È bufera sul giudice Angelo Giorgianni, consigliere alla Corte d’appello di Messina, che sabato scorso ha arringato i no vax a Roma. Prima il caso finisce al Csm, poi il ministro della Giustizia Marta Cartabia incarica i suoi ispettori di procedere a accertamenti urgenti. (Giornale di Sicilia)

La Corte d'Appello valuta eventuali profili disciplinari, intanto l'Anm torna sul caso del giudice no green pass. Servizio di Matteo Arrigo e Alessandra Serio (Tempo Stretto)

E intanto critiche aperte arrivano dal presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, per il quale è stato superato il limite consentito a chi indossa la toga. E a chiedere l’apertura di una pratica in Prima Commissione per verificare se con la sua condotta il giudice abbia leso l’immagine di indipendenza (Imola Oggi)