Migranti, assegnati i porti alle navi Sea Watch 3 e Open Arms: la prima andrà a Taranto, la seconda a Messina

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Le due imbarcazioni, negli ultimi giorni, hanno soccorso decine di naufraghi in cinque diversi interventi.

Leggi Anche Migranti, Sea Watch salva 119 persone in 24 ore: “Non abbiamo ancora ricevuto risposte ufficiali sui soccorsi effettuati”. “Siamo felici – ha commentato il team di Sea Watch sul proprio profilo Twitter – che i nostri ospiti possano finalmente fare un passo sulla terra sicura, ma c’è ancora molto che deve essere cambiato: dagli opachi accordi con la Libia agli abusi sui migranti finanziati dall’Ue”. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

I migranti, di nazionalità sub sahariana, sono stati salvati nel corso di due diversi interventi nel mar Mediterraneo. Sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza dell'ex caserma Gasparo a Bisconte per l'identificazione in attesa di altra destinazione. (Rai News)

Verranno trasferiti nel centro di prima accoglienza dell’ex caserma Gasparro per l’identificazione, poi saranno ricollocati. “Dopo 5 giorni, siamo in un porto sicuro. (Corriere della Sera)

Open Arms e Sea Watch sbarcheranno - rispettivamente - nei porti di Messina e Taranto. Le navi delle due ong da giorni erano in navigazione nel Mediterraneo centrale nel corso della missione di soccorso di eventuali migranti in partenza dalle coste libiche. (Today)

La disponibilità, informa il ministero, è stata offerta sulla base dell'apertura della procedura di ridistribuzione dei migranti a livello europeo avviata dalla Commissione Ue anche sulla scorta del pre-accordo di Malta. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Speriamo di arrivare presto a un meccanismo automatico di sbarco e ridistribuzione senza gli sporchi accordi con Libia». «L'Italia assegna a Open Arms un porto sicuro a Messina. (Gazzetta del Sud)

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