Taiwan, “La Cina si prepara all'invasione dell'isola”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

La Cina, infatti, è il quinto Paese investitore in Portogallo e il Portogallo è il secondo Paese europeo per investimento cinese pro capite

Ma gli echi delle manovre militari di Pechino nel mare di Taiwan si sono fatti sentire in ogni parte del mondo.

Secondo i media locali, infatti, l’esercito cinese avrebbe avviato esercitazioni militari a fuoco vivo, ovvero condotte con proiettili veri, nella contea meridionale di Pingtung (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Parlando in una conferenza stampa, Wu ha aggiunto che "la vera intenzione di Pechino è quella di alterare lo status quo nello Stretto di Taiwan e nell'intera regione dell'Asia-Pacifico". È quanto ha detto il ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, secondo cui "la Cina ha usato le esercitazioni e il suo manuale militare per prepararsi all'invasione di Taiwan". (L'Unione Sarda.it)

A parlare da Taipei al Sir è un missionario italiano che da 30 anni vive e opera nella capitale di Taiwan. “Non ci sentiamo l’Ucraina dell’Asia, perché non c’è nessun interesse a scatenare una guerra adesso”. (Servizio Informazione Religiosa)

Checché ne dica la propaganda del Partito comunista cinese, il problema della crisi taiwanese non risiede nella visita di Nancy Pelosi in sé. Taiwan non ha mai riconosciuto né è mai stata soggetta alla Repubblica popolare cinese, istituita da Mao Zedong nel 1949. (Panorama)

Taiwan: Cina cerca di destabilizzarci. Gli aerei e le navi da guerra cinesi, spiegano le autorità taiwanesi, hanno attraversato la linea mediana dello Stretto in una continua dimostrazione di forza mirata a destabilizzare. (Il Sole 24 ORE)

Non significa che non vogliamo il dialogo con la Cina: ci sono aree in cui è nel nostro interesse. Considerato che la notizia era diventata pubblica, era esattamente la cosa giusta da fare», dice Leon Panetta, ex capo della Cia e poi del Pentagono. (Corriere della Sera)

I quattro droni sono stati avvistati mentre sorvolavano Kinmen, Lieyu e l’isolotto di Beiding, secondo il Kinmen Defense Command “Gli Stati Uniti devono pagare caro per tutte le fonti di problemi create da lei, ovunque sia andata”, tuonano i nordcoreani. (Il Fatto Quotidiano)