Taiwan, Pelosi: "Ridicolo dire che visita ha danneggiato Taipei"

Adnkronos INTERNO

La presidente della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi ha escluso oggi che la visita a Taiwan abbia danneggiato l'isola, bollando come "ridicola" la querelle, assicurando che gli Usa non intendono cambiare lo "status quo" nella regione.

"Confermiamo che Giappone e Usa continueranno a lavorare insieme per mantenere la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan", ha insistito Kishida, che ha condiviso con Pelosi l'importanza di mantenere un Indopacifico "libero ed aperto". (Adnkronos)

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Anziché aggravarle, penso sia meglio chiarire che continueremo la nostra politica dell’Unica Cina e allo stesso tempo ad appoggiare Taiwan». Come ha vissuto l’operazione della Cia contro Zawahiri, lei che dirigeva l’agenzia al tempo del blitz che uccise Bin Laden? (Corriere della Sera)

Taiwan non ha mai riconosciuto né è mai stata soggetta alla Repubblica popolare cinese, istituita da Mao Zedong nel 1949. Checché ne dica la propaganda del Partito comunista cinese, il problema della crisi taiwanese non risiede nella visita di Nancy Pelosi in sé. (Panorama)

Immediata la replica degli Usa: “La presidente Pelosi ha il diritto di fare quella visita, poiché molti membri del nostro Congresso hanno visitato Taiwan, anche quest’anno. Nel terzo giorno di esercitazioni militari su vasta scala intorno all’isola, la Cina sta simulando un vero e proprio attacco contro Taiwan. (Il Fatto Quotidiano)

A novembre vuole essere rieletto per la terza volta". (Foto ANSA/SIR). “Non ci sentiamo l’Ucraina dell’Asia, perché non c’è nessun interesse a scatenare una guerra adesso. A parlare da Taipei al Sir è un missionario italiano che da 30 anni vive e opera nella capitale di Taiwan (Servizio Informazione Religiosa)

Usa e Ue rinnovano il proprio appello al dialogo, cercando di disinnescare la crisi avviata dalla visita a Taipei della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi. Il segretario generale dell’Onu Guterres a Hiroshima per il 77/o anniversario della bomba atomica: «l’umanità gioca con una pistola carica», dice, e chiede lo stop all’aumento delle scorte nucleari. (Il Sole 24 ORE)

Parlando in una conferenza stampa, Wu ha aggiunto che "la vera intenzione di Pechino è quella di alterare lo status quo nello Stretto di Taiwan e nell'intera regione dell'Asia-Pacifico". È quanto ha detto il ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, secondo cui "la Cina ha usato le esercitazioni e il suo manuale militare per prepararsi all'invasione di Taiwan". (L'Unione Sarda.it)