Giornata della terra, un giorno non basta per cambiare

La Repubblica INTERNO

"Mala tempora currunt sed peiora parantur". È proprio così, come dicevano i latini: "Corrono brutti tempi ma se ne preparano di peggiori". Se è così con le guerre e le pandemie di vario tipo sanitario ed economico che affliggono l'umanità che vogliamo festeggiare? Niente. Abbiamo altro cui pensare. Certo che no ci verrà da pensare in questo cinquantatreesimo Earth Day. Cioè in questa giornata mondiale della Terra che dal 22 aprile del 1970 le Nazioni Unite pongono alla nostra attenzione. (La Repubblica)

Su altri media

Sempre di più investirà il pianeta, e in alcune aree particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici i disastri sono già ben visibili. La crisi climatica non è più ai confini del tempo, è realtà. (Il Fatto Quotidiano)

Mi pare però, e la sensazione è accentuata proprio nella giornata della Terra, dove è tutto un profluvio di iniziative, celebrazioni, incontri, che talvolta tutte queste iniziative, spesso portate avanti anche da aziende ansiose di mostrare il loro impegno ecologico, non sempre proprio coerente con quanto dichiarano, più che chiarire un po’ ci confondano. (Il Fatto Quotidiano)

Le stime sono del Global Footprint Network, una rete di associazioni che si occupa di misurare l’impronta ecologica degli esseri umani. Ogni anno, gli esperti calcolano il cosiddetto Earth Overshoot Day, ossia il giorno in cui la Terra esaurisce le risorse naturali che è in grado di rigenerare nel corso di un anno solare. (Open)

E su alcuni aspetti, come il taglio delle emissioni di gas naturale, si può agire subito. La transizione energetica è una sfida impegnativa che implica un rapido cambio di rotta nella produzione e nel consumo di energia, con l'abbandono graduale ma incisivo delle fonti fossili a favore delle rinnovabili. (Il Sole 24 ORE)

Un ponte ideale anche per altre questioni che oggi rappresentano un problema ma che possono essere trasformate in una straordinaria opportunità. La mia è una Regione che si candida a essere il ponte verso l’Europa per quelle Regioni che si affacciano sulla sponda Sud del Mediterraneo. (Corriere di Lamezia)

Tra le iniziative chiave avviate da Poste Italiane in nel Frusinate in linea con i principi generali che definiscono uno sviluppo compatibile con la salvaguardia dell’ambiente, oltre alla progressiva sostituzione dell’intera flotta aziendale con mezzi a basso impatto ambientale, l’Azienda ha avviato interventi di efficientamento energetico del proprio patrimonio immobiliare. (Frosinone News)