Ocse: crescita Pil italiano dovrebbe riprendere 'gradualmente', a 0,4% nel 2020 e a 0,5% nel 2021

Rai News INTERNO

Secondo l'organismo, il dato dovrebbe tornare a crescere, al 10,2%, nel 2021.

Prospettive economiche Ocse: crescita Pil italiano dovrebbe riprendere 'gradualmente', a 0,4% nel 2020 e a 0,5% nel 2021 Resta l'incertezza globale.

Secondo l'organismo cala la disoccupazione e cresce il debito per scendere poi dal 2021. Condividi. La crescita del Pil italiano dovrebbe riprendere "molto gradualmente", allo 0,4% nel 2020 e allo 0,5% nel 2021, contro lo 0,2% del 2019: è quanto emerge dalle Prospettive economiche dell'Ocse. (Rai News)

Ne parlano anche altri media

Invitando il nostro Paese a mettere il “debito pubblico su una traiettoria discendente sostenibile, che sostenga al tempo stesso la crescita”, l’Ocse invoca “l’attuazione di un programma di bilancio credibile sul medio termine e di riforme strutturali ambiziose”. (L'HuffPost)

Il rapporto deficit-Pil è atteso stabile al 2,2% nel 2019 e nel 2020 e in flessione al 2% nel 2021. L’ente parigino ha auspicato anche che venga mantenuta la correlazione dell’età pensionabile con le aspettative di vita. (Finanzaonline.com)

È quanto emerge dall’Economic Outlook, il report semestrale elaborato dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Stime alzate per quanto riguarda il 2019, confermate sul 2020 e nel 2021 potremmo anche assistere a una lieve accelerazione. (Money.it)

La crescita del Pil italiano dovrebbe riprendere "molto gradualmente" allo 0,4% nel 2020 e allo 0,5% nel 2021, contro lo 0,2% del 2019. Dall'altro lato i "consumi interni dovrebbero crescere in modo moderato, spinti dalla stabilizzazione della fiducia dei consumatori e dai tagli al cuneo fiscale per molti lavori dipendenti". (L'Unione Sarda.it)

Quanto alla Cina, che "è sempre meno il motore della crescita globale", dovrebbe segnare un +5,7% nel 2020 e un +5,5% nel 2021 dal +6,2% di quest'anno a causa dell'escalation delle tensioni commerciali. (Milano Finanza)

L'incertezza globale sul commercio e la debolezza della domanda esterna continueranno a pesare sulle esportazioni e sugli investimenti delle imprese". Quanto al debito Boone ha evocato gli otto Paesi, tra cui l'Italia, richiamati ieri da Bruxelles. (QUOTIDIANO.NET)