Crescita, Ocse: nel 2019 Pil sale dello 0,2%, debito calerà da 2021

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L’avanzo primario dell’Italia continuerà a calare, dall’1,3% del Pil nel 2018 e nel 2019 all’1% nel 2020, per poi stabilizzarsi nel 2021.

Le prospettive economiche: crescita graduale anche nel 2020 (+0,4%) e nel 2021 (+0,5%).

L’Ocse invita poi a “ridurre in particolare i sussidi dannosi per l’ambiente e combattere l’evasione fiscale“, così da migliorare l’equità del sistema.

Quanto al debito, Boone ha evocato gli otto Paesi, tra cui l’Italia, richiamati mercoledì da Bruxelles (Il Fatto Quotidiano)

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L’Ocse invita poi a “ridurre in particolare i sussidi dannosi per l’ambiente e combattere l’evasione fiscale“, così da migliorare l’equità del sistema. Per l’Ocse, le politiche di bilancio potranno sostenere l’economia italiana “di fronte a una crescita esterna più debole”. (QuiFinanza)

L’ente parigino ha auspicato anche che venga mantenuta la correlazione dell’età pensionabile con le aspettative di vita. Il rapporto deficit-Pil è atteso stabile al 2,2% nel 2019 e nel 2020 e in flessione al 2% nel 2021. (Finanzaonline.com)

Dall'altro lato i "consumi interni dovrebbero crescere in modo moderato, spinti dalla stabilizzazione della fiducia dei consumatori e dai tagli al cuneo fiscale per molti lavori dipendenti". Inoltre - sottolinea l'organizzazione - "con la riduzione delle incertezze legate alla politica interna, le condizioni di finanziamento diverranno più agevoli e gli incentivi fiscali dovrebbero sostenere gli investimenti". (L'Unione Sarda.it)

In Italia “si comincia a vedere una luce ed è bene così”: all’indomani del via libera di Bruxelles alla manovra italiana anche l’Ocse vuole vedere il bicchiere mezzo pieno ma restano i timori per la crescita del debito e non manca il monito a rivedere Quota 100. (L'HuffPost)

È quanto emerge dall’Economic Outlook, il report semestrale elaborato dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). In rialzo invece la disoccupazione che, dopo il 10% del 2019-20, nel 2021 dovrebbe attestarsi al 10,2%. (Money.it)

Quanto al debito Boone ha evocato gli otto Paesi, tra cui l'Italia, richiamati ieri da Bruxelles. L'incertezza globale sul commercio e la debolezza della domanda esterna continueranno a pesare sulle esportazioni e sugli investimenti delle imprese". (QUOTIDIANO.NET)