Cuba, fuori controllo l'incendio di Matanzas: un centinaio di ustionati e migliaia di evacuati

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Le autorità hanno riportato che 24 persone sono state ricoverate in ospedale, di cui 5 in condizioni critiche, ma vi sarebbero, almeno un altro centinaio di ustionati.

Fuori controllo l'enorme incendio divampato venerdì scorso in un deposito di carburante a Cuba, vicino la località di Matanzas, innescato da un fulmine.

Foto Ernesto Mastrascusa / Ansa

Il bilancio al momento resta di un morto accertato, un vigile del fuoco di 60 anni, mentre altri 16 restano dispersi. (MeteoWeb)

La notizia riportata su altre testate

Circa 5’000 persone sono state sgomberate dalla zona del disastro. Il bilancio al momento resta di un morto accertato, un vigile del fuoco di sessant' anni, mentre altri 16 pompieri sono al momento dispersi. (RSI.ch Informazione)

Secondo quanto riferito dalle autorità cubane a far esplodere il deposito sarebbe stato un fulmine che secondo il giornale del regime cubano Granma «avrebbe causato un guasto nel sistema del parafulmine che non ha resistito alla potenza della scarica elettrica». (Panorama)

“In questo momento di dolore”, si legge, Francesco prega il Signore di dare forza a chi è rimasto coinvolto dall’accaduto “e di sostenere il lavoro di spegnimento dell'incendio e le ricerche” dei dispersi. (Vatican News - Italiano)

Il bilancio al momento resta di un morto accertato, un vigile del fuoco di 60 anni, mentre altri 16 restano dispersi. Il vice capo dei vigili del fuoco Alexander Avalos Jorge ha detto che "si è innescata una reazione a catena". (La Sicilia)

Tra i feriti il ministro dell’Energia. «Un corpo è stato trovato sul luogo dell’incidente», ha detto il direttore sanitario di Matanzas Luis Armando Wong in una conferenza stampa. Le 17 persone scomparse sono vigili del fuoco «che si trovavano nella zona più vicina all’incendio», ha spiegato Wong, quando è avvenuta l’esplosione (Corriere della Calabria)

Quando però accade una 'calamità' centrale nella storia si fa sommergere da qualcosa di più grande di lui". Delta vuole essere anche un modo per ringraziare una comunità che mi ha permesso di conoscerla". (Alto Adige)