Stellantis: i sindacati chiedono chiarezza per il futuro di Melfi - AlfaVirtualClub

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La crisi dei chip e la pandemia stanno creando non poche difficoltà allo stabilimento dove Stellantis realizza le Jeep Compass e Renegade e la Fiat 500X.

In merito al futuro di Melfi, arrivano le richieste dei sindacati che già da tempo hanno lanciato l’allarme sulla situazione dello stabilimento (e del suo enorme indotto).

Rinviati i piani di crescita annunciati nel 2020. La nascita di Stellantis doveva essere accompagnata da una forte crescita produttiva per Melfi. (AlfaVirtualClub)

Su altre fonti

Si tratta dell’ennesimo ricorso agli ammortizzatori sociali, che stavolta si abbinano alla chiusura totale della produzione tra il 3 e il 10 maggio. Gli stessi sindacati che il 28 aprile, sono stati interessati dalla convocazione per il cosiddetto “esame congiunto” da parte dei vertici di Stellantis, meccanismo utile per la conferma della richiesta di un nuovo periodo di cassa integrazione (Quotidiano del Sud)

Sono infatti circa 7.000 i dipendenti che staranno tutta settimana in cassa integrazione. Anche la carenza di queste parti fondamentali è dovuto purtroppo alla situazione Coronavirus (Cronache TV)

A Melfi Stellantis produce alcuni modelli di punta come la Fiat 500X, Jeep Renegade e Jeep Compass, ma la carenza di chip ha costretto il colosso automobilistico a fermare la produzione, mandando in cassa integrazione oltre 7mila lavoratori. (FIRSTonline)

Stellantis, otto giorni di stop a Melfi: 7mila lavoratori in cassa integrazione (Di lunedì 3 maggio 2021) Lo stabilimento Stellantis di Melfi, in provincia di Potenza, da oggi e fino al prossimo 10 maggio sarà fermo: è stata infatti attivata per otto giorni la cassa integrazione per circa 7 mila lavoratori. (Zazoom Blog)

Nel corso dell’ultima assemblea telematica con i sindacati, l’azienda ha comunicato la sospensione dell’attività lavorativa. I semiconduttori sono dei componenti essenziali, dei microchip prodotti per lo più in Cina (ivl24)

Quest’ultimo motivo, conosciuto anche come “la crisi dei chip” (qui per saperne di più), sta interessando quasi l’intero settore automobilistico, provocando sospensioni delle attività produttive a causa dei ritardi nelle forniture di componenti elettroniche come microcontrollori e i microprocessori. (AlVolante)