Alberto Genovese, la notte degli abusi Roberto Bolle chiamò il 113 per schiamazzi
Nell’annotazione di servizio si legge che a chiamare è stata un’inquilina “disturbata dai continui rumori molesti e della musica a volume alto”.
Le forze dell’ordine furono allertate da due diversi inquilini del palazzo di piazza Santa Maria Beltrade, stremati dagli schiamazzi e dalla musica ad altissimo volume.
Il secondo intervento della polizia avviene quando la violenza è già iniziata e va avanti da ore. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
Già una ventina di partecipanti alle serate sono state sentite, così come diversi soci e compagni di feste di Genovese. Diverse ragazze reclutate dall'agenzia infatti avrebbero partecipato alle feste alla Terrazza Sentimento: esclusive, con accesso solo su invito e senza telefonini. (La Repubblica)
Le feste aumentavano di frequenza e intensità sonora durante la Settima della Moda e durante quella del Salone del Mobile, quando decine di persone ballavano sui ritmi decisi dai dj. L’imprenditore oltre alle accuse gravissime di violenza sessuale, spaccio e sequestro di persona è accusato anche di disturbo della quiete pubblica | CorriereTv. (Corriere TV)
Era stata allertata dal ballerino Roberto Bolle per il troppo chiasso. La polizia, in base alle ricostruzioni, sarebbe intervenuta due volte in casa di Alberto Genovese nella notte in cui l’imprenditore violentò una modella di 18 anni. (MeteoWeek)
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L’uomo aveva avvertito il 112 per rumori e schiamazzi provenienti dall’attico di Alberto Genovese. Successivamente, la denuncia della ragazza, violentata per 24 ore dal Alberto Genovese, ex proprietario e fondatore di Facile. (BlogLive.it)
Altre erano solo party di lusso affollati da ragazze anche legate all’agenzia di modelle milanese di cui Genovese detiene una quota. Nell’indagine sulla feroce violenza sessuale ai danni di una ragazza appena 18enne del 10 e 11 ottobre scorsi, si aggiunge ora un’altra testimone che si è fatta avanti con la polizia. (Notizie - MSN Italia)
