Caltagirone aumenta la quota in Generali con la zampata di Sant’Eustachio

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Proiezioni di Borsa ECONOMIA

Una buona parte è passata di mano con la mossa di venerdì scorso, 17 settembre, festività di Sant’Eustachio martire.

La sua quota oggi è dunque salita a circa il 6,2% del capitale.

La compagnia triestina sta fortemente a cuore a Leonardo Del Vecchio, un’icona nell’industria degli occhiali col brand Luxottica

Caltagirone aumenta la quota in Generali con la ‘zampata’ di Sant’Eustachio. L’imprenditore romano ha acquistato tra il 17 settembre e ieri circa 1,6 milioni di azioni, pagandole fra 17,3596 e 17,7474 euro. (Proiezioni di Borsa)

La notizia riportata su altri giornali

– C’è solo bianco o nero: stare dalla parte di Donnet o contro di lui. L’appuntamento ultimo è l’assemblea di inizio 2022, ma nuovi capitoli potrebbero essere scritti già la prossima settimana (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

L’ente torinese presieduto da Giovanni Quaglia ha apportato al patto tutte le proprie 19.482.665 azioni di Assicurazioni Generali, pari al 1,232% del capitale. Quanto al ruolo che la Fondazione Crt avrà nel patto Quaglia si è limitato a dire: “Lo vedremo”. (Bluerating.com)

Al patto oltre alla Fondazione Crt potrebbe aderire anche Benetton, che ha un’ulteriore quota del 3,9%. “Aderiamo al patto per partecipare attivamente all’elaborazione di una politica di maggiore sviluppo e creazione di valore del gruppo”, ha spiegato all’Ansa il presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia. (Finanza Report)

Il sostegno del mercato e le regole per la nomina dei cda possono aiutare il numero uno della banca a resistere all’attacco di Del Vecchio e Caltgirone, costringendo tutti a una convivenza da separati in casa, certamente non facile (la Repubblica)

Il patto aumenta la sua quota in Generali. Diventa ufficiale l’adesione di Fondazione Crt al patto parasociale di consultazione fra il Gruppo Caltagirone e la Delfin, holding detenuta da Del Delvecchio. (Money.it)

L’istituto di piazzetta Cuccia avrebbe l’appoggio delle famiglie Boroli-Drago, che hanno in capo l’1,7% del capitale del Leone di Trieste Come riportano vari organi di stampa, l’obiettivo di Caltagirone e Del Vecchio è accelerare la strategia di crescita di Generali attraverso operazioni di M&A, passando per un ricambio al vertice. (Il Cittadino on line)