Unicredit: strappo rialzista in gap dopo i conti

Milano Finanza ECONOMIA

Sulla scia di questo strappo così violento le quotazioni hanno superato anche la barriera a 9,20 euro, arrivando a un passo della successiva resistenza in area 9,35-9,40.

Dal punto di vista grafico sarebbe utile una veloce fase di consolidamento, ma l’impressione è che ci vorrà tempo perché questa situazione possa normalizzarsi, ripristinando una struttura più gestibile

Avvio di seduta sprint per Unicredit, sulla scia della sorprendente trimestrale appena pubblicata, che ha proiettato le quotazioni oltre la soglia psicologica dei 9 euro, superando con un ampio gap la resistenza chiave a quota 8,85-8,90: il titolo non è nuovo a questi exploit e per quanto la dinamica dei prezzi esprima una chiara forza relativa, la struttura tecnica di fondo ne risulta sempre fortemente indebolita, certo non in termini direzionali, ma di consistenza. (Milano Finanza)

Su altre testate

Barclays mantiene il rating equal weight, con target di 9 euro su UniCredit Continua la corsa a Piazza Affari di UniCredit che sale quasi il 5% a 9,3 euro per azione nel giorno dei conti. (Finanzaonline.com)

Unicredit archivia il primo trimestre del 2021 con un utile di ben 887 milioni di euro, contro le stime degli analisti che prevedevano 396 milioni. Oltre il doppio quindi. (IL GIORNO)

L’alternativa è BancoBPM, che porterebbe ora circa 4 miliardi di Dta. I conti del primo trimestre di Unicredit hanno mostrato un bilancio solido, ben oltre le attese del mercato, ma Andrea Orcel, nuovo amministratore delegato dell’istituto milanese, non esclude risultati significativamente superiori ai livelli attuali. (Wall Street Italia)

Il gruppo bancario archivia il primo quarto dell'anno con utile di 887 milioni, a fronte dei 396 milioni indicati nelle stime degli analisti, e in decisa controtendenza con la perdita di 2,71 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno determinata da rettifiche per il coronavirus e da poste straordinarie. (la Repubblica)

Il responsabile finanziario Stefano Porro aggiunge che “l’utile netto sottostante è migliorato nel primo trimestre a 0,9 miliardi di euro Il periodo gennaio marzo si è chiuso con un utile di 887 milioni di euro, oltre il doppio delle attese degli analisti, tanto che il titolo viene premiato in borsa con un consistente rialzo. (Il Fatto Quotidiano)

Si conferma la politica di distribuzione ordinaria del 50 per cento dell’utile netto sottostante, con il 30 per cento tramite dividendo in contanti (Finanzaonline.com)