Mario Paciolla, poliziotti colombiani indagati per “ostacolo alla giustizia”: permisero a…

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Lo ha ribadito il ministro Di Maio, spiegando che chiederà alle Nazioni Unite “massima trasparenza non solo nelle informazioni, ma anche nell’indagine aperta internamente”.

I poliziotti permisero ad un’unità delle Nazioni Unite di prelevare tutti gli effetti personali del cooperante e alterare il luogo centrale delle indagini per risalire alle cause del decesso.

La giornalista, che scrive per El Espectador, segnala poi che all’autopsia del cadavere di Paciolla partecipò anche il capo della missione medica locale dell’Onu, nonostante non fosse un anatomopatologo. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Tutto è andato storto nonostante, a differenza del Brasile del negazionista Bolsonaro, il governo abbia reagito subito per contenere l’espansione del virus. Molti peruviani sono passati dal banco dei pegni per poter comprarle e cercare di salvare i parenti finiti in ospedale. (La Stampa)

Alcuni poliziotti colombiani sono finiti sotto inchiesta della procura locale perché avrebbero ostacolato le indagini sul volontario Onu trovato morto il 15 luglio nel suo appartamento. L’operazione – costata l’incarico all’allora ministro della Difesa, Guillermo Botero, costretto alle dimissioni – aveva molto colpito Mario Paciolla, secondo quanto racconta chi lo conosceva. (Avvenire)

Tale negligenza ha permesso che il giorno successivo alla morte di Paciolla i funzionari dell’Unità di indagine speciale (Siu) del Dipartimento di salvaguardia e sicurezza delle Nazioni unite, ascritto alla Missione di Verifica, ripulissero il luogo e raccogliessero gli effetti personali dell’italiano. (Il Manifesto)

Per il momento sulla morte di Mario resta il mistero. E ricordano le ultime conversazioni al telefono con Mario che era evidentemente scosso da qualcosa: “Ci aveva detto di dissapori con l’organizzazione, di discussioni con alcuni colleghi”. (Il Riformista)

In quello stesso anno, per l’accordo di pace raggiunto, il presidente Juan Manuel Santos Calderón ricevette il Nobel per la pace. Crediamo che le istituzioni italiane faranno tutto il possibile per poter dare giustizia a Mario». (Open)

L'accusa è di "intralcio alla giustizia" per aver consentito di alterare una probabile scena di un delitto, anche se le autorità in un primo momento avevano parlato di suicidio. (La Repubblica)