VIDEO | Mafia, colpo al clan di Belmonte Mezzagno a Palermo, 9 arresti

Tiscali Notizie INTERNO

I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale dell'Arma hanno eseguito nove arresti, disposti dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo siciliano.

Giocondo sarebbe stato anche il custode dell'arsenale della famiglia

Secondo gli inquirenti il clan di Belmonte, inserito nel mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno, era caratterizzato da una "perdurante operatività". (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri media

La catena di omicidi. Il 10 gennaio 2019, è stato assassinato Vincenzo Greco, un manovale di 36 anni, genero del boss Filippo Casella Arresti e processi si sono susseguiti negli ultimi quindici anni a Belmonte Mezzagno, ma la famiglia mafiosa resta forte e pericolosa. (La Repubblica)

È stata data esecuzione, inoltre, in relazione al reato di usura contestato, al sequestro preventivo di beni per un totale di circa 250.000 €, tra cui un magazzino di 100 mq. Il procedimento per le ipotesi di reato è attualmente nella fase delle indagini preliminari (Corriere di Lamezia)

L’azienda algherese non è nuova a questo tipo di riconoscimenti, sono stati oltre 200 negli ultimi anni. Agli ESAO Awards si è aggiudicato due primi posti nelle categorie Best International e Miglior olio Italiano, con il suo extravergine Fruttato Cuor d’Olivo, confermando l’ottimo risultato già conseguito nella precedente edizione della stessa manifestazione. (Sardegna Reporter)

In carcere vanno Agostino Giocondo, 52 anni di Belmonte Mezzagno, Gregorio Crini, 56 anni, di Belmonte Mezzagno, Pietro Gaeta, 38 anni, di Palermo, Giovan Battista Martini, 60 anni di Belmonte Mezzagno, Pietro Pizzo, 52 anni di Belmonte Mezzagno, Giuseppe Martorana, 47 anni, di Palermo, Salvatore Billeci, 38 anni, di Palermo, Vincenzo Sunseri, 22 anni, di Palermo e Salvatore Giocondo, 28 anni, Palermo. (Diretta Sicilia )

Il 2 dicembre del 2019 a essere protagonista di un agguato è Giuseppe Benigno mentre era in macchina dopo essere stato affiancato da due soggetti. Sono state 9 le misure cautelari in carcere emesse dal gip del Tribunale di Palermo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

Ecco cosa diceva Giocondo: “Urlava come un vitello… attaccato al cofano… la mattina esce sul giornale appena ho aperto il giornale con una sputacchiata il barista lo ha riempito pieno pieno appena si è messo a ridere”. (Livesicilia.it)