Francia, dai no vax sassi e insulti contro un deputato

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Corriere della Sera ESTERI

La condanna del presidente Macron: «Una aggressione intollerabile». Aumentano le violenze e gli atti di vandalismo dei militanti no vax contro i politici francesi.

Claireaux è stato circondato e attaccato dagli antivaccinisti davanti alla porta di casa.

L’ultimo della serie è quello contro Stéphane Claireaux, 57 anni, deputato macronista di Saint-Pierre-et-Miquelon, l’arcipelago francese nell’Oceano atlantico davanti alle coste del Canada (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Mia moglie mi ha raggiunto davanti alla porta di casa, ho evitato per cinque centimetri un sasso che ci hanno lanciato al volto La condanna del presidente Macron: Una aggressione intollerabile. Aumentano le violenze e gli atti di vandalismo dei militanti no vax contro i politici francesi. (GameGurus)

Francia, politico ricoperto di fango dai no vax. Dopo le dure parole del Presidente Macron, che qualche giorno fa ha dichiarato di “schifare” in non vaccinati, le prime ripercussioni da parte dei movimenti no vax francesi non tardano a verificarsi Aggredito da una folla no vax davanti a casa Stephane Claireux. (Notizie.it )

In Francia sta diventando un serio problema la violenza no-vax. Il 57enne aveva anche provato la via del dialogo, ricevendo in risposta sassi, alghe e fango. (GameGurus)

In Francia da luglio ad oggi sono state presentate più di 300 denunce per «minacce di morte» da parte di rappresentanti istituzionali nell'ambito delle misure prese dal governo per frenare la pandemia di coronavirus. (ilGiornale.it)

Stéphane Claireaux, deputato di La République en Marche – partito fondato da Emmanuel Macron nel 2016 con il nome di En Marche! Claireaux ha annunciato che presenterà una denuncia contro chi lo ha attaccato, ma nel frattempo ha ricevuto molto sostegno da politici di qualunque schieramento (Open)

Un portavoce della giunta, il maggiore generale Zaw Min Tun, ha confermato il verdetto di lunedì all’Afp, specificando che Suu Kyi sarebbe rimasta agli arresti domiciliari durante il processo Aung San Suu Kyi, agli arresti domiciliari dopo il colpo di stato militare del 1° febbraio 2021, è stata dichiarata colpevole di importazione illegale di walkie-talkie, secondo una fonte a conoscenza della questione. (oggiurnal)