Francia, deputato 'lapidato' davanti a casa a manifestazione contro il pass sanitario - Video

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* LREM, La République En Marche, noto anche semplicemente come En Marche, è il partito fondato nel 2016 da Emmanuel Macron, quando all'epoca era ministro del governo di Manuel Valls, n.d.r. francia. Sputnik Italia [email protected] +74956456601 MIA „Rosiya Segodnya“ 252 60. 2022. Sputnik Italia [email protected] +74956456601 MIA „Rosiya Segodnya“ 252 60. Notiziario. it_IT. Sputnik Italia feedback. (Sputnik Italia)

Ne parlano anche altre testate

Mia moglie mi ha raggiunto davanti alla porta di casa, ho evitato per cinque centimetri un sasso che ci hanno lanciato al volto. Il presidente Emmanuel Macron ha espresso la sua solidarietà a Claireaux, definendo “intollerabile” l’aggressione che ha subito e denunciando… (GameGurus)

Francia, politico ricoperto di fango dai no vax. Dopo le dure parole del Presidente Macron, che qualche giorno fa ha dichiarato di “schifare” in non vaccinati, le prime ripercussioni da parte dei movimenti no vax francesi non tardano a verificarsi Francia, politico ricoperto di fango da una folla no vax e no pass vaccinale. (Notizie.it )

La condanna del presidente Macron: Una aggressione intollerabile. Aumentano le violenze e gli atti di vandalismo dei militanti no vax contro i politici francesi. di Stefano Montefiori da Parigi. Stephane Claireaux stato atteso davanti a casa da attivisti inferociti: Impossibile discutere. (GameGurus)

Il deputato si trovava a casa sua, dove stava aspettando dei manifestanti per discutere con loro: “Sembrava che volessero lapidarmi” ha dichiarato, annunciando che presenterà denuncia. Le proteste dei no vax. (Il Riformista)

È accaduto lo scorso weekend a Stéphane Claireaux, 57 anni, deputato macronista di Saint-Pierre-et-Miquelon, l'arcipelago francese nell'Oceano atlantico, di fronte alle coste del Canada «In questo quadro di antivax, ci sono molte denunce per minacce», ha detto Darmanin. (ilGiornale.it)

Un portavoce della giunta, il maggiore generale Zaw Min Tun, ha confermato il verdetto di lunedì all’Afp, specificando che Suu Kyi sarebbe rimasta agli arresti domiciliari durante il processo Aung San Suu Kyi, agli arresti domiciliari dopo il colpo di stato militare del 1° febbraio 2021, è stata dichiarata colpevole di importazione illegale di walkie-talkie, secondo una fonte a conoscenza della questione. (oggiurnal)