Qatar 2022, Klaus Davi: "Gaffe Rimedio su 'razze'? Termine aberrante, scuse non bastano"

Adnkronos SPORT

"Il termine 'razza' non fa parte del mio vocabolario. Sono per l’inclusione e accoglienza. Lo trovo un termine aberrante, e mi lascia sorpreso che arrivi da una persona che conosco come una persona a modo e posata. il telecronista Rimedio ha fatto bene a scusarsi, ma non basta". E' l'opinione del sociologo e massmediologo Klaus Davi che all'Adnkronos commenta così lo 'scivolone' del telecronista Rai Alberto Rimedio ieri durante la telecronaca dei Mondiali in Qatar (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

Mondiali, la tristezza di Rimedio che si scusa per la parola “razze” Il tristissimo fatto avviene ieri sera, in occasione della partita tra Belgio e Canada, terminata 1 a 0 per i fiamminghi. (Il Primato Nazionale)

Il Belgio ha iniziato il suo Mondiale in Qatar con una sofferta vittoria per 1-0 contro il Canada di Herdman , conquistando così i primi tre punti nel Gruppo F . Il match è stato caratterizzato da qualche episodio arbitrale dubbio in cui è stato necessario l’intervento del VAR . (Tuttosport)

Tanti temi toccanti ma raccontati attraverso quel filtro che ci piace tanto, quello dello sport. Continua il tour di promozione del libro “Una vita da arbitro” di Ivan Magnani. (Frosinone News)

Il direttore di gara zambiano ha negato due rigori netti ai Canucks, ma anche gli assistenti non l'hanno aiutato La foto di Pierluigi Collina sconcertato in tribuna per le decisioni arbitrali ha fatto subito il giro del web, ma l'operato di Sikazwe e degli addetti al Var è andato oltre ogni logica. (Sport Mediaset)

La Rai è al centro delle polemiche per via del telecronista Alberto Rimedio, che ha usato il termine “razze” durante Belgio-Canada (Inter News 24)

I Mondiali di calcio 2022 sono finalmente iniziati, ma la Rai non smette di essere bersaglio di critiche. Dopo gli attacchi di Fiorello e le polemiche sollevate per aver mandato (e pagato) oltre 100 persone in Qatar, questa volta a finire nell’occhio del ciclone sono i giornalisti di Rai 1, protagonisti di due scivoloni a sfondo razzista. (Libero Magazine)