Bibbiano, chiuse le indagini. Un testimone: «Vedevano abusi anche negli stipiti delle porte»

Leggo.it INTERNO

Erano loro a parlare, si legge negli atti, dell'esistenza nel territorio di una «setta satanica di pedofili dai quali dover difendere i bambini».

O quantomeno non nelle forme con cui venivano messi nero su bianco, nel famoso 'caso Bibbiano' che tanto ha fatto parlare.

Di per sé non pericolosa per la salute, è comunque stato notato che è a rischio di corto circuito.

Succedeva talmente di frequente da far dire a un testimone che lì, cioè negli uffici del Servizio sociale della, si sapeva che «vedono gli abusi anche negli stipiti delle porte». (Leggo.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Inoltre sempre la Aghinolfi e Monopoli hanno sostenuto che nella casa paterna c’era cibo avariato, circostanza non vera. Si è conclusa da poco l’indagine denominata Angeli e Demoni sul sistema degli affidi del Servizio Sociale della Val d’Enza. (UniversoMamma)

Forse per via della forte risonanza mediatica che ha avuto il caso, ma io sono allucinata. Vorrei che mi lasciassero in pace, che lasciassero in pace finalmente mio figlio. (La Repubblica)

La riprova “di ciò che di sadico e tremendo la bambina aveva vissuto in passato, ormai in parte dimenticato”. Psicologa che operava a Bibbiano per la Hansel e Gretel e ex compagna del guru torinese, Claudio Foti. (ilGiornale.it)

Sia Corriere che Repubblica, che il Fatto, che la Stampa si focalizzano sulla divulgazione delle motivazioni del provvedimento della Corte di Cassazione di due mesi fa che annullava le misure cautelari a carico del sindaco di Bibbiano, ponendo in secondo piano la chiusura delle indagini della Procura di Reggio Emilia. (Elzeviro)

Da oggi, infatti, Foti torna a piede libero a seguito della scadenza della misura dell’obbligo di dimora a Pinerolo (Torino), disposta per lui dal Riesame dopo un periodo agli arresti domiciliari. «Prima che Foti consegnasse alla Procura i video sulle sedute di psicoterapia alla ragazza, i sospetti potevano essere giustificati – afferma l’avvocato Coffari –. (il Resto del Carlino)

Anghinolfi e le assistenti sociali indagate non esitano a far sottoporre ragazzine poco più che bambine a trattamenti sanitari invasivi, consistenti in visite ginecologiche, contro la loro volontà, per dimostrare gli abusi subiti. (Corriere della Sera)