Davos misura lo stato di crisi della globalizzazione

Il Sole 24 ORE ESTERI

In cerca di risposte per un mondo frammentato da guerra, pandemia, crisi economica e dell’energia, tensioni geopolitiche, nazionalismi e climate change: il World Economic Forum (Wef) fa i conti con la successione senza sosta di emergenze che dà forma a quella che è già stata definita l’era della “permacrisi”. Il contesto è di preoccupazione crescente. Secondo un rapporto appena diffuso dal Wef, una recessione globale nel 2023 è uno scenario sempre più possibile: lo sostengono i due terzi di capoeconomisti intervistati. (Il Sole 24 ORE)

Su altre testate

Ci sono due modi di raccontare il vertice del World Economic Forum (Wef), che si tiene ogni anno a Davos, sulle alpi svizzere. (Italia Oggi)

Guida alla kermesse svizzera cominciata ieri e giunta alla sua edizione numero 53. Oltre diecimila i partecipanti, oltre cento i Paesi presenti (Policy Maker)

Al via il terzo giorno dell'incontro annuale del World Economic Forum (WEF) di Davos. Sono stati poi annunciati gli innovatori sociali dell'anno della Schwab Foundation for Social Entrepreneurship. (MoneyMag.ch)

Di questi, 247 sono identificati come «priorità livello 1». I primi 10 interventi più onerosi assorbono il 40% del valore totale di oltre 200 miliardi di euro (Frosinone News)

Almeno 1,7 miliardi di lavoratori vivono in paesi in cui l'inflazione supera l'incremento medio dei salari e oltre 820 milioni di persone - circa una persona su dieci sulla Terra - soffrono la fame. Sono i dati del rapporto «La disuguaglianza non conosce crisi» pubblicato da Oxfam in occasione dell’apertura dei lavori del 53esimo World Economic Forum di Davos in Svizzera che proseguirà fino al 20 gennaio (Il Manifesto)

Eppure lo scorso settembre Giorgia Meloni aveva partecipato al tradizionale Forum Ambrosetti che riunisce annualmente in quel di Villa d’Este a Cernobbio un parterre di relatori di assoluto livello, leader di alto livello da tutto il mondo, tra capi di stato, ministri delle finanze, manager di grandi aziende, vertici sindacali, rappresentanti di organizzazioni non governative e della società civile. (tviweb)