Cgil, vandalizzata la sede a Livorno

Stamptoscana INTERNO

Questa volta tocca alla sede Spi-Cgil del qartiere Salivoli di Piombino, in provincia di Livorno, la cui serratura d’ingresso è stata bloccata con una potente colla, come si legge nella nota di denuncia della Cgil provinciale labronica.

Livorno – Ancora la Cgil sotto tiro.

Inoltre sulla porta d’ingresso è stato rinvenuto un cartello con insulti rivolti al sindacato, sempre per quanto rgiuarda la questione vaccini. (Stamptoscana)

Su altri media

Unaep, solidarietà alla Cgil. Voglia giungere a Maurizio Landini – conclude il comunicato – un convinto sostegno da tutti i dipendenti avvocati, lavoratori della Pubblica amministrazione” (RomaDailyNews)

La violenta violazione di uno dei simboli della nostra democrazia colpisce al cuore tutti coloro che ai principi di solidarietà ispirano la propria azione. (Orticalab)

“L’attacco alla sede sindacale di Roma è semplicemente vile e non credo alla casualità dell’irruzione ma all’idea preordinata per intimorire chi non sostiene i No vax” dichiara Paolo Forti. (Rovigo) – Paolo Forti, capogruppo di “Stienta Coraggiosa” interviene sui fattacci di Roma per dire che il gruppo consigliare di Stienta, come atto di solidarietà nei confronti del mondo del lavoro, ha esposto la bandiera storica della Cgil organizzando un presidio per stigmatizzare il “Vile attacco alla sede della Cgil di Roma”. (RovigoOggi.it)

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato il segretario della Cgil Maurizio Landini, entrando proprio negli uffici devastati sabato scorso dai manifestanti, guidati dai vertici di Forza Nuova. (modenaindiretta.it)

Alle molteplici attestazioni di solidarietà giunte alla CGIL astigiana a seguito dell'assalto avvenuto sabato alla sede nazionale del sindacato si aggiunge quella di Luigi Florio, già sindaco di Asti e presidente dell'Associazione Italia Israele, che ha inviato una lettera, che riportiamo integralmente, a Luca Quagliotti, segretario provinciale della Camera del Lavoro. (LaVoceDiAsti.it)

Il sindacato e le associazioni datoriali sono e continueranno a essere un presidio di libertà e di democrazia. Manifestare il proprio dissenso è un cardine della democrazia ma la violenza è inaccettabile e va sempre respinta. (Ferrara24ore)