SCOPERTI 237 “FURBETTI” DEL REDDITO DI CITTADINANZA NELLA LOCRIDE
vbo/com. 23-Gen-20 09:54. . . . Fonte ITALPRESS
L'inchiesta e' scaturita dall'analisi della numerosa platea di soggetti gia' denunciati per i fenomeni dei “falsi braccianti agricoli” nonche' dei “falsi rimborsi fiscali”: tra di loro infatti ne sono stati individuati molteplici che avevano richiesto ed ottenuto anche la misura del reddito di cittadinanza.
Gli indagati avevano richiesto il sussidio, da aprile a dicembre del 2019, in assenza dei previsti requisiti. (NewSicilia)
Ne parlano anche altre fonti
L’inchiesta e’ scaturita dall’analisi della numerosa platea di soggetti gia’ denunciati per i fenomeni dei “falsi braccianti agricoli” nonche’ dei “falsi rimborsi fiscali”: tra di loro infatti ne sono stati individuati molteplici che avevano richiesto ed ottenuto anche la misura del reddito di cittadinanza. (Sicilianews24)
Pubblicità. Proseguono a ritmo serrato in Calabria le truffe aggravate ai danni dello Stato. Tali attività hanno permesso di riscontrare irregolarità su 237 istanze. (calabriadirettanews)
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- LOCRI (REGGIO CALABRIA), 23 GEN - C'era chi aveva la villa e chi la Ferrari, chi era titolare di impresa ma si era "dimenticato" di fare la dichiarazione dei redditi e chi, invece, era direttamente in galera perché mafioso: sono 237 i furbetti che tra aprile e dicembre 2019 hanno chiesto il Reddito di cittadinanza e che sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Locri nell'ambito di un'indagine, coordinata dalla Procura, nata da una predecente inchiesta su falsi braccianti e falsi rimborsi fiscali. (La Nuova Sardegna)
– LOCRI (REGGIO CALABRIA), 23 GEN – C’era chi aveva la villa e chi la Ferrari, chi era titolare di impresa ma si era “dimenticato” di fare la dichiarazione dei redditi e chi, invece, era direttamente in galera perché mafioso: sono 237 i furbetti che tra aprile e dicembre 2019 hanno chiesto il Reddito di cittadinanza e che sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Locri nell’ambito di un’indagine, coordinata dalla Procura, nata da una predecente inchiesta su falsi braccianti e falsi rimborsi fiscali. (la voce d'italia)
Vi sono poi alcuni intestatari di ville ed auto di lusso, tra cui appunto una Ferrari, e titolari di attività imprenditoriali con partita Iva che, pur avendone l’obbligo, non avevano presentato alcuna dichiarazione dei redditi. (Agenpress)