La battaglia dell'intelligenza artificiale. Così Microsoft e Google si contendono il primato

Il campo di battaglia è il futuro dei motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale. E il primato per ora se lo contendono due colossi come Microsoft e Google. Una battaglia condotta a colpi di annunci, anticipazioni, acquisizioni e investimenti miliardari. Microsoft ieri ha lanciato una nuova versione di Bing, il suo motore di ricerca. Sarà integrato con ChatGPT, l’intelligenza artificiale svelata lo scorso dicembre e che ha fatto capire al mondo le potenzialità di questa tecnologia. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Microsoft non vuole fermarsi all'integrazione della tecnologia di OpenAI nel motore di ricerica Bing e nel browser Edge, i piani dell'azienda sembrano andare ben oltre: lo riporta CNBC, secondo cui l'idea di Satya Nadella sarebbe quella di mettere a disposizione la tecnologia a tutte le (grandi) aziende che intendono lanciare i loro personali chatbot basati sull'intelligenza artificiale. (HDblog)

Il Bard di Google potrebbe essere il prossimo a definire il futuro dell’IA e fermare il successo incontrastato del chatbot di OpenAI. Dopo ChatGPT di OpenAi, arriva Google che annuncia un nuovo chatbot alimentato dall’intelligenza artificiale (AI) chiamato Bard. (Player.it)

Baidu, il principale motore di ricerca in lingua cinese, ha iniziato a testare un prototipo di chatbot stile ChatGPT, basato su intelligenza artificiale e machine learning specializzato nella conversazione con un utente umano. (macitynet.it)

Peraltro si è alla vigilia del congresso della Fnsi, dove sono certo verrà affrontato anche questo tema e il suo impatto sui contratti» «L’intelligenza artificiale è un’idea che nasce negli anni ’50 e già all’epoca qualcuno propose di replicare il funzionamento del cervello. (Cronache Agenzia Giornalistica)

Microsoft ha annunciato una nuova versione del suo motore di ricerca Bing, caratterizzata dall’intelligenza artificiale (AI) alla base del chatbot Chat GPT. Nadella ha affermato che il paradigma della ricerca sul web non è cambiato da decenni, e l’intelligenza artificiale può fornire informazioni in modo più fluido e rapido rispetto ai metodi tradizionali. (Wall Street Italia)

Il dinosauro "Stan", che all'interno della sede Google ricorda i rischi che derivano dal non innovare abbastanza - Google (Avvenire)