La guerra dei prezzi verso una tregua. Il petrolio riprende fiato

AGI - Agenzia Italia ECONOMIA

Un taglio da 10 milioni di barili al giorno della produzione mondiale di petrolio sembra ora possibile.

Mosca pronta a collaborare con Washington. A far sentire forte la sua voce è stato il presidente russo, Vladimir Putin.

La Iea avverte: le scorte cresceranno comunque. Il taglio alla produzione in discussione lunedì potrebbe comunque rivelarsi insufficiente.

Sul tavolo, hanno fatto sapere fonti dell'organizzazione dei produttori c'è un taglio senza precedenti, pari al 10% della produzione mondiale: circa 10 milioni di barili al giorno. (AGI - Agenzia Italia)

Su altre fonti

Il segretario generale dell'OPEC, Mohammed Barkindo, è costantemente in contatto con i Paesi membri dell'OPEC+, che sarebbero favorevoli ad un nuovo summit da tenersi il prossimo 6 aprile e avrebbero aperto ad un taglio della produzione petrolifera. (Sputnik Italia)

Putin ha dichiarato di essere pronto per un accordo con i suoi partner e di "collaborare con gli Stati Uniti". C'è da dire che una grande responsabilità in questa situazione ce l'hanno anche gli Stati Uniti che hanno pressoché annullato gli sforzi dell'Opec+ a partire dal 2017. (AGI - Agenzia Italia)

COME NASCE LA VICENDA. Opec+ è composto dai paesi membri dell’OPEC, dalla Russia e da altri nove alleati, che hanno coordinato una serie di tagli alla produzione volti a sostenere il mercato dal 2017. (Energia Oltre)

– Lo hanno fatto poco, con molte difficoltà negli anni d’oro del barile, fino al 2014, quando i prezzi erano sopra i 100 dollari. – Negli ultimi anni, dallo sviluppo dello shale oil americano, i sauditi hanno perso circa la metà del mercato americano. (Sputnik Italia)

Già ieri l'Arabia Saudita ha chiesto una riunione d'emergenza dei Paesi produttori per stabilizzare il mercato raggiungendo "un accordo equo". Tuttavia, secondo alcuni osservatori, anche 10 milioni di barili in meno al giorno non sarebbero sufficienti a riequilibrare domanda e offerta, in considerazione di una contrazione dei consumi giornalieri globali superiore a 20 milioni di barili. (Milano Finanza)

Sicuramente Donald Trump può fare pressione per un recupero dei prezzi nel breve che consenta ai produttori americani di shale oil di sopravvivere, anche ristrutturando. Quanto possono resistere l’Arabia Saudita e la Russia alla guerra dei prezzi bassi e cosa deve cedere l’America se vuole ottenere una stabilizzazione dei prezzi? (FIRSTonline)