La sconfitta di un leader senza strategia

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Il Conte di Palazzo Chigi, professore prestato da un giorno all’altro alle fatiche di governo, non se l’è cavata male.

Pessimi per lui e per il Movimento, e rischiosi per il Paese che di rischi ne corre già abbastanza.

Se non ci fosse di mezzo il governo del Paese, sarebbe una comica

Se aveva ragione Bismarck, il Cancelliere di ferro della Prussia di fine ‘800, Giuseppe Conte non è un artista.

Il Politico, o meglio il leader, soprattutto in un’epoca di dissoluzione dei partiti, e a maggior ragione nel Movimento che non vuol essere partito, è un uomo solo al comando. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri media

Ma adesso, che Conte non è più «er più», ma anzi è «er meno», i suoi ex adulatori si trasformano in detrattori. Negli giorni precedenti alla crisi scatenata da Matteo Renzi, quando il Pd giurava «o Conte o morte», si sprecavano gli elogi. (ilGiornale.it)

Ce lo siamo meritati Giuseppe Conte. No, a lui s’applica perfettamente so (Tempi.it)

MASSIMILIANO PANARARI La spolverata di antagonismo dell’ultimo minuto comunque vada non sarà un successo. (La Stampa)

In queste ore si sprecano i de profundis nei confronti del Movimento e delle capacità di leadership di Conte. È tipico della società liquida, in cui, dall’amore alla politica, occorre essere duttili per sopravvivere. (Corriere del Mezzogiorno)

O in questi minuti, con l’ex premier che magari la spunta e riesce a portar via dal governo la sua delegazione. E quindi è lecito raccontare cosa pensa Alessandro Di Battista, con le parole che lui stesso ha affidato alle agenzie (Corriere della Sera)

Ancora una tappa del lungo tour promozionale di S’intelligèntzia de Elias, romanzo giallo pubblicato da Janus Editore e scritto interamente in lingua sarda da Giuseppe Corongiu, scrittore, giornalista, autore di numerosi studi e saggi sulla difesa e promozione delle minoranze linguistiche. (Sardegna Reporter)