Superbonus, costruttori in Veneto sul piede di guerra contro lo stop alla proroga

Il Mattino di Padova INTERNO

Infine: «Con la mancata proroga dell’incentivo e soprattutto il cortocircuito sulla cessione dei crediti a settembre rischiamo di assistere alla chiusura di molte aziende

E per le imprese significa aver sostenuto dei costi nella certezza di avere le risorse per rientrarvi, ma oggi questa certezza è caduta.

Superbonus, il comparto dell’edilizia in fermento per lo stop alla proroga.

Infatti grazie al 110 oggi molte abitazioni sono meno energivore e una recente ricerca ha calcolato che se riuscissimo ad efficientare tutte le strutture che ne hanno bisogno riusciremo a raggiungere un risparmio energetico del 70%. (Il Mattino di Padova)

Su altri giornali

Fonte: 123RF Superbonus, attenzione al visto di conformità. Dopo l’ultimo e ulteriore giro di vite sui controlli preventivi, il superbonus 110% si avvia ad esere messo in soffitta dal governo Draghi. Sarebbe infatti questa la direzione emersa nel corso della riunione tra la maggioranza e l’esecutivo in corso alla Camera. (QuiFinanza)

Secondo gli ultimi dati forniti dall’Enea, a maggio scorso erano già esauriti tutti i 33,3 miliardi stanziati per il Superbonus fino al 2036, e anzi le richieste sarebbero già a 33,7 miliardi. Il problema è il solito: si sono esaurite le coperture e Draghi non intende più scucire un euro. (LA NOTIZIA)

Il superbonus 110% non verrà prorogato, ma il governo e la maggioranza stanno trattando sulla possibilità di cedere i crediti prodotti dai bonus edilizi non solo alla banche, ma a tutti i soggetti professionali e le partite Iva, escludendo solo i privati. (Wired Italia)

«Chi ha creduto e investito nel superbonus non va ora lasciato con il “cerino in mano” – ribadisce il presidente di CNA Treviso -. «Non è affatto l’ideale passare, in modo così repentino, da una misura super permissiva, qual è il 110%, al nulla. (TrevisoToday)

Di fatto adesso il bonus potrebbe diventare la miccia per far esplodere definitivamente la maggioranza. Insomma la misura "bandiera" dei Cinque Stelle, dopo il reddito di cittadinanza, diventa un perno importante per la sopravvivenza della maggioranza. (Liberoquotidiano.it)

“Non si può fermare la macchina così, in una situazione già critica di per sé”, commenta Pino Comanzo, presidente di Cna Costruzioni Toscana. “Nel nostro Paese, se si parla del settore edile, il 50% delle imprese arriva a due dipendenti, il 75% arriva a cinque (LA NAZIONE)