Mattarella, cosa ha detto nel suo discorso il 25 aprile: il dovere della memoria e il richiamo all'unità sull'antifascismo

Mattarella, cosa ha detto nel suo discorso il 25 aprile: il dovere della memoria e il richiamo all'unità sull'antifascismo
ilmessaggero.it INTERNO

Il dovere della memoria, senza la quale «non c'è futuro». E quello di celebrare una giornata, il 25 aprile, in cui «tutti possono riconoscersi». Anzi, intorno a cui l'unità «è doverosa». Non è la prima volta che Sergio Mattarella richiama la politica e la società all'importanza di tener vivo il ricordo della Liberazione dal nazifascismo. Ma le parole che il capo dello Stato pronuncia da Civitella Val di Chiana, teatro della strage di 244 civili tra cui donne e bambini nel giugno 1944, suonano forse più forti che in passato. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre fonti

Aprile, Mattarella: "La Resistenza uso' armi perche' queste tacessero" (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Rivolgo un saluto a tutti i presenti, alla Vicepresidente del Senato, al Ministro della difesa, al Presidente della Regione, al Sindaco, alle Autorità e, con affetto particolare, a tutti i cittadini di Civitella e ai Sindaci presenti. (Avvenire)

La festa di Liberazione dal nazifascismo è momento fondante della Costituzione italiana. “Il 25 aprile è per l’Italia una ricorrenza fondante”, ha detto intervenendo alle celebrazioni a Civitella in Val di Chiana, “la festa della pace, della libertà ritrovata, e del ritorno nel novero delle nazioni democratiche. (Il Fatto Quotidiano)

Mattarella, discorso integrale 25 aprile: «Doverosa l'unità sull'antifascismo. L'Italia era sottomessa a Hitler, pietà mai prevista»

Il Capo dello Stato evoca con forza il coraggio e la resilienza del popolo italiano durante i periodi più bui della storia del Paese, sottolineando la brutalità e l’assenza di pietà nel regime fascista. (FIRSTonline)

"Aggiungo - utilizzando parole pronunciate da Aldo Moro nel 1975 - che 'intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare, senza compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico'", ha affermato il capo dello Stato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle celebrazioni nel paesino in provincia di Arezzo, sottolineando che «gli eccidi avvennero, oltre che a Civitella, a Cornia, dove la crudeltà dei soldati della famigerata divisione Goring si sfogò in maniera particolarmente brutale, con stupri e uccisioni di bambini». (ilmessaggero.it)