La marea nera invade le coste del Perù, il satellite mostra le dimensioni del disastro

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In una intervista il direttore esecutivo di Repsol, Jaime Fernández-Cuesta Luca de Tena, ha sottolineato che "ci siamo impegnati a pulire le spiagge inquinate entro la fine di febbraio".

Purtroppo la marea nera, scrive infine il quotidiano peruviano La República, "continua a spostarsi verso nord", e "sono visibili ora chiazze di petrolio fino a Punta Salinas, 30 km a sud-ovest di Huacho"

Immagini catturate dal satellite PeruSAT-1 una settimana dopo l'incidente avvenuto durante il trasferimento di greggio dalla petroliera 'Mare Doricum' alla raffineria La Pampilla della compagnia spagnola Repsol, mostrano le reali dimensioni del danno ambientale marino e costiero causato dalla dispersione di almeno 6.000 barili di petrolio all'altezza di Lima e della città gemella di El Callao, avvenuto il 15 gennaio dopo lo tsunami seguito al terremoto a Tonga (Tiscali.it)

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Secondo la prima ministra Mirtha Vásquez, la multinazionale non aveva alcun piano di emergenza per affrontare una perdita di petrolio così massiccia. Intanto, un giudice ha già ordinato ad alcuni dirigenti della Repsol di lasciare il paese, in attesa di un chiarimento (ticinolive)

Le autorita' peruviane non hanno rivelato il numero di volatili trovati morti in mare. La fuoriuscita di petrolio al largo della costa centrale del Peru' una quindicina di giorni fa – a causa dello tsunami, provocato dall'eruzione del vulcano Tonga - ha messo molti uccelli marini, che nidificano sulle isole, a un drammatico bivio: morire di fame o di avvelenamento. (Tiscali.it)

#RepsolHazteCargo pic.twitter.com/Mf05FQ2Wmv — JN 🇺🇸🇵🇪 (@johnnycage19_) January 21, 2022. Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube. Fonti: El Comercio / Capitanías y Guardacostas del Perú / Ministerio del Ambiente Perù (greenMe.it)

Il ministro dell'Ambiente, infatti, ha denunciato una nuova e "relativamente piccola" perdita di petrolio lungo la costa durante "l'operazione di rimozione della marea nera", causata dal gruppo petrolifero spagnolo Repsol (Euronews Italiano)

L’indagine è ancora in fase preliminare, ma potrebbe portare a una condanna per inquinamento ambientale, un reato punibile con 4-6 anni di prigione A seguito dell’incidente, il presidente peruviano Pedro Castillo aveva dichiarato lo stato di emergenza ambientale ed era stata aperta un’indagine per chiarire le dinamiche dell’incidente. (Roccarainola.net)

Secondo i media locali, la società spagnola rischierebbe una multa di circa 138 milioni di dollari (circa 123,7 milioni di euro). Secondo le accuse, verrebbe rimosso solo il materiale contaminato in superficie, che riemergerebbe all’alzarsi della marea (Today.it)