Brexit: oltre 30 cittadini europei detenuti alle frontiere del Regno Unito

La Nuova Venezia INTERNO

La durata della loro detenzione si spiegherebbe in parte con le restrizioni di viaggio imposte a causa della pandemia, che si traducono in meno voli disponibili per il rimpatrio.

Le ambasciate europee a Londra, sempre secondo il sito, offrono consulenza legale e stanno intervenendo per cercare di abbreviare il periodo di detenzione, sebbene non tutti i cittadini dell'Ue chiedano sostegno consolare

Il ministero dell'Interno britannico non ha ancora rilasciato dati ufficiali. (La Nuova Venezia)

Ne parlano anche altre fonti

Si tratterà di farmaci di seconda generazione che dovrebbero essere più efficaci contro le varianti del Covid Ecco perché l’Italia aspetterà (almeno) fino a luglio. A due settimane dall’anniversario della storica proposta franco-tedesca, otto Paesi non hanno ancora ratificato la decisione. (EuropaToday)

Merito delle idee e delle visioni di tecnici forestieri come Pep Guardiola e Thomas Tuchel, certo Rinsavito e decisivo per le sorti della Superlega, il calcio inglese appare inscalfibile anche sul campo. (Corriere del Ticino)

Non tutti i cittadini dell'Ue hanno chiesto il sostegno consolare (Rai News)

Tale trattamento è stato riservato in questi mesi a una trentina di cittadini europei. Gli stessi hanno anche denunciato di essere stati, una volta scoperti privi di visto, trasferiti dalle autorità locali in centri di detenzione per immigrati irregolari. (il Giornale)

La maggior parte dei casi, riferisce Politico citando anonime fonti diplomatiche di Paesi Ue, riguarda giovani, molti dei quali cercano di entrare nel Regno Unito per lavori poco qualificati e per brevi periodi di tempo. (Ticinonline)

Brexit, Parlamento Ue ratifica accordo commerciale con Regno Unito. A fornire i numeri dei cittadini dell'Ue detenuti in questi centri dall'inizio dell'anno è il sito Politico. (ilgazzettino.it)