Regno Unito, il caso degli immigrati europei e italiani fermati alla frontiera e detenuti

la Repubblica ESTERI

Regno Unito, il caso degli immigrati europei e italiani fermati alla frontiera e detenuti dal nostro inviato Antonello Guerrera. Sarebbero almeno una trentina i cittadini Ue bloccati dalle autorità britanniche per aver provato ad entrare nel Paese per lavorare senza avere un visto.

Molti sono stati rinchiusi per giorni in centri di accoglienza prima di essere espulsi.

Un'altra dura realtà della Brexit

(la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

L’ascendente della Premier su Champions ed Europa League, ad ogni modo, ne è uscito appena ammaccato. A questo giro le finaliste saranno tre su quattro: Manchester City e Chelsea su un fronte, United sull’altro. (Corriere del Ticino)

Ma solo se vaccinati e in arrivo da un Paese "sicuro". Confini chiusi per chi ha ricevuto il vaccino russo Sputnik o le dosi cinesi. Si tratterà di farmaci di seconda generazione che dovrebbero essere più efficaci contro le varianti del Covid (EuropaToday)

Il ministero dell'Interno britannico non ha ancora rilasciato dati ufficiali. La maggior parte dei casi, riferisce Politico citando anonime fonti diplomatiche di Paesi Ue, riguarda giovani, molti dei quali cercano di entrare nel Regno Unito per lavori poco qualificati e per brevi periodi di tempo. (Ticinonline)

Brexit, Parlamento Ue ratifica accordo commerciale con Regno Unito. ECONOMIA Post Brexit e nodo pesca: Parigi e Londra ai ferri corti. (ilgazzettino.it)

Il ministero dell'Interno britannico non ha ancora rilasciato dati ufficiali. La durata della loro detenzione si spiegherebbe in parte con le restrizioni di viaggio imposte a causa della pandemia, che si traducono in meno voli disponibili per il rimpatrio. (La Nuova Venezia)

Questi hanno infatti denunciato di recente alla stampa di essere stati fermati alla frontiera britannica perché volevano lavorare Oltremanica ma non erano in possesso di un adeguato visto di ingresso. Gli stessi hanno anche denunciato di essere stati, una volta scoperti privi di visto, trasferiti dalle autorità locali in centri di detenzione per immigrati irregolari. (il Giornale)