Google e Facebook obbligati a pagare per le notizie, l'Australia da primato sfida la Valley

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Si tratta della prima legge di questo tipo che arriva al capolinea del suo iter, diversi paesi europei stanno lavorando a varianti analoghe ma sono ben lungi dalla conclusione.

La legge, controversa e che ha generato diversi attriti soprattutto con Facebook e Google, è stata stilata dall'autorità sull'antitrust australiana per evitare che i colossi americani della big tech potessero trarre profitto dal lavoro dei giornalisti delle testate australiane. (Ticinonline)

Su altre fonti

Nella sua nuova formulazione, la legge consente ora maggiori margini ad aziende come Facebook e Google, che potranno negoziare direttamente con gli editori, oltre alla possibilità che vengano esentate dal pagamento dei contenuti, se il governo riconoscerà il loro contributo all'industria editoriale australiana Entrambe le camere hanno approvato l'emendamento alla legge sui media, dopo l'accordo raggiunto nei giorni scorsi tra il governo e Facebook. (Il Giorno)

Facebook e il Governo dell’Australia sono ormai sempre più vicini ad un punto d’intesa sulla nuova norma che introdurrà un equo compenso agli editori. Facebook investirà 820 milioni di euro nell’editoria mondiale. (Lega Nerd)

Un iter, quello della legge australiana, non privo di scossoni e malmostosità da parte delle big tech. Si tratta della prima legge di questo tipo che arriva al capolinea del suo iter, diversi paesi europei stanno lavorando a varianti analoghe ma sono ben lungi dalla conclusione. (Ticinonline)

@fabiochiusi Perché la legge australiana che costringe le piattaforme a pagare g… - An_Bion : RT @AlessLongo: Troppo frettoloso derubricare come lobby di vecchi editori la legge australiana, su cui ora anche Facebook si sta accordand… - La legge australiana sui media e i grandi del web è passata: ma cosa succede ora? (Zazoom Blog)

Il governo emenderà la legge secondo la quale le grandi aziende del web dovranno pagare i media ogni volta che condivideranno un loro contenuto. Mostrando una particolare sensibilità nei confronti degli editori, Microsoft punta probabilmente a guadagnare simpatie, e fette di mercato, anche nell’Unione Europa (Tech Princess)

Facebook si era sempre opposta, dichiarando non solo che le news rappresentano appena il 4% del suo traffico, ma che il social network ha da sempre favorito l’informazione. Il codice stabilisce che tra Big tech ed editori dovranno essere firmati accordi per remunerare questi ultimi sulla base delle news pubblicate e diffuse sulle piattaforme. (StartupItalia)