Cosa sta succedendo tra Facebook, Google e l'Australia e perché Microsoft sta con gli editori

DDay.it - Digital Day ESTERI

Gli editori scelgono di condividere le loro storie su Facebook" ha scritto Campbell Brown, vicepresidente per l'area Global News Partnerships di Facebook

Al centro della disputa tra Facebook, Google e il governo australiano c'è una discussione che va avanti da molti anni e che ha coinvolto anche l'Europa.

Secondo la proposta di legge in discussione in Australia, società come Google e Facebook devono pagare gli editori per quei contenuti, che l'hanno spesso definita una "tassa sui link" (o "link tax", in inglese). (DDay.it - Digital Day)

La notizia riportata su altri giornali

Facebook Australia: il ritorno delle news. La polemica rovente è dunque destinata a placarsi: Facebook tornerà sui suoi passi e gli utenti australiani riavranno le loro news sulla popolarissima piattaforma di Mark Zuckerberg. (Tech Princess)

Passi avanti, ma la tempesta può sempre tornare. Il codice stabilisce che tra Big tech ed editori dovranno essere firmati accordi per remunerare questi ultimi sulla base delle news pubblicate e diffuse sulle piattaforme. (StartupItalia)

La legge australiana sui media e i grandi del web è passata: ma cosa succede ora? @fabiochiusi Perché la legge australiana che costringe le piattaforme a pagare g… - An_Bion : RT @AlessLongo: Troppo frettoloso derubricare come lobby di vecchi editori la legge australiana, su cui ora anche Facebook si sta accordand… - (Zazoom Blog)

Si tratta della prima legge di questo tipo che arriva al capolinea del suo iter, diversi paesi europei stanno lavorando a varianti analoghe ma sono ben lungi dalla conclusione. Un iter, quello della legge australiana, non privo di scossoni e malmostosità da parte delle big tech. (Ticinonline)

Facebook e il Governo dell’Australia sono ormai sempre più vicini ad un punto d’intesa sulla nuova norma che introdurrà un equo compenso agli editori. Facebook, annunciando il nuovo piano da 1 miliardo, ha rivendicato i precedenti investimenti a favore dell’editoria – per 600 milioni di dollari – fatti dal 2018 ad oggi. (Lega Nerd)

Nella sua formulazione originale, il provvedimento prevedeva un automatismo riguardo al pagamento dovuto dalle aziende di Internet agli editori. La scorsa settimana, in un inedito braccio di ferro col governo, Facebook aveva bloccato sulla propria piattaforma la possibilità di leggere e condividere notizie tra gli utenti australiani, in risposta al previsto varo della nuova legge. (Il Giorno)