Saman Abbas e le altre: «In Emilia-Romagna un centinaio di casi l’anno»
Saman Abbas. Tutt’altro che un caso isolato.
I servizi sociali, spesso allertati da vicini di casa, le scuole, il coraggio delle stesse ragazze, il ruolo delle forze dell’ordine
Per non parlare dei casi che non emergono, perché il matrimonio forzato rappresenta un fenomeno difficile da quantificare: non esiste un osservatorio nazionale, né un database regionale.
Servizi sociali e scuole: radar sul territorio L’Emilia-Romagna è un territorio fertile per le sue condizioni socioeconomiche e culturali, per l’accoglienza e l’integrazione. (Corriere della Sera)
Su altre fonti
Ha 16 anni il fratello di Saman ed è lui che ha svelato ai carabinieri l'orrore della sua famiglia. Lo zio, invece, confessa al nipote di aver ucciso la ragazza, ma non gli dice dove abbia nascosto il corpo (ilmessaggero.it)
Il delitto è stato studiato a tavolino da genitori e zio. «Secondo me zio ha ucciso Saman strangolandola, perché quando è tornato a casa non aveva nulla in mano». (ilGiornale.it)
“Se mio papà avesse detto ai carabinieri quanto avvenuto, lui ci avrebbe uccisi”, assicura il fratello di Saman. (Virgilio Notizie)
A differenza dei genitori di Saman, anche loro indagati e rientrati in Pakistan lo scorso primo maggio, si ritiene che i due siano ancora in Europa Il giovane era stato arrestato una settimana fa a Nimes mentre tentava di raggiungere alcuni parenti in Spagna. (Sky Tg24 )
Il ragazzino invece è minorenne e non è accompagnato dai genitori, dunque viene fermato.È la prima importante svolta nelle indagini per la sparizione di Saman Abbas. Il 5 maggio – 5 giorni dopo l’omicidio di Saman Abbas – era ancora nella cascina dei Bartoli, con il nipote. (La Gazzetta di Reggio)
Il padre arriva a minacciare in Pakistan la famiglia del fidanzato di Saman , pachistano anche lui ma da tempo in Italia. Il padre Shabbar e la madre Shaheen avrebbero provato a seguirla, poi si sarebbero rivolti ad Hasnain Danish, lo zio paterno della 18enne (Corriere della Sera)
