Lotta agli abusi, al via un'indagine nazionale

Avvenire INTERNO

Ciò permetterà di migliorare le misure di prevenzione e contrasto, di accompagnare con più consapevolezza le vittime e i sopravvissuti e di affinare i criteri per altre ricerche».

Come sottolinea il comunicato finale dei lavori, i presuli hanno individuato cinque linee di azione per una più efficace prevenzione del fenomeno.

Siciliani. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . L’impegno per la tutela dagli abusi dei minori e delle persone vulnerabili, è stato tra i temi a centro dell’Assemblea generale dei vescovi italiani. (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altri media

Non usa giri di parole, Francesco Zanardi, 48 anni, presidente della Rete L'Abuso, vittima di un sacerdote quando aveva dieci-undici anni nella parrocchia dove abitava a Spotorno, per commentare le parole del nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, circa l'annunciato report della Chiesa del nostro Paese sui casi di (la Repubblica)

E poi, come si fa a non sperare in un Presidente che per la prima volta nella sua conferenza stampa inaugurale, interrogato sullo scandalo degli abusi, dice frasi forti e chiare come «dobbiamo serietà alle vittime» e «vogliamo prenderci la nostra responsabilità»? (La Stampa)

Questi sono solo uno degli aspetti di una linea che annuncia il cardinale Zuppi si svilupperà in 5 punti perché il dolore delle vittime della pedofilia è la prima preoccupazione della chiesa oltre alla raccolta e la diffusione dei dati. (Ultime notizie dall'Italia e dal mondo)

Lo ha detto il presidente della Cei, il card. Matteo Maria Zuppi, in una lunga intervista a Tv2000. (TV2000)

Lo storico delle religioni Alberto Melloni sostiene che abbiamo il primo presidente della Cei eletto e non nominato dal Papa. Vero, ma sappiamo che anche questo non può essere così scontato perché ogni attività umana deve fare i conti con dalle mele marce e anche la Chiesa è stata travolta da scandali intollerabili. (Today.it)

E poi, l’implementazione dei centri di ascolto; l’analisi costante dei dati raccolti dall’ex Sant’Uffizio; la collaborazione con l’Osservatorio sulla pedofilia e sulla pornografia istituito dal governo. (La Stampa)