Suicidio assistito in Italia, Mario: «Ho fatto una rivoluzione stando fermo in un letto»

Corriere della Sera INTERNO

Mario non ha mai avuto dubbi: il Comitato etico non poteva negare che lui avesse i requisiti per accedere al suicidio assistito.

Ma adesso tutti i suoi pensieri sono per questa «rivoluzione», così la chiama, «che sono riuscito a fare stando fermo.

Mi ha chiesto che intenzioni avessi per il futuro e gli ho risposto: finché riesco vado avanti, poi faccio di tutto per avere il suicidio assistito in Italia, se non riesco vado in Svizzera (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

L’unica soluzione è fare fuori Mario. Se Mario è il suo problema, allora l’unica soluzione è fare fuori Mario. E con Mario morirà tutta la retorica su eutanasia o suicidio assistito, dolce morte come panacea all’agonia di una vita agli sgoccioli. (Tempi.it)

Il Comitato etico che si è occupato di lui ha deciso — è la prima volta in Italia — che ha i requisiti per accedere al suicidio assistito stabiliti dalla Corte Costituzionale nel 2019. «Il tribunale si è già espresso chiaramente ordinando alla Asur di accertare se modalità, metodica e farmaco sono idonei» (Corriere della Sera)

Il suicidio assistito per la Corte Costituzionale. Investita della questione di legittimità costituzionale dell’art La vicenda ha visto un paziente tetraplegico di 43 anni, da tempo immobilizzato a letto in condizioni di salute irreversibili, richiedere ai sanitari l’accesso al suicidio assistito in conformità alla sentenza della Corte Costituzionale n. (Money.it)

Una vittoria per Mario che da anni lotta per porre fine alle sue sofferenze. Ogni secondo che passa, ogni minuto, ogni ora, ogni giorno è un'interminabile agonia aspettando un futuro che non avrà futuro (Leggo.it)

L'assessore alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini ha chiesto un parere all'Avvocatura regionale dopo l'iniziativa di Mario (nome di fantasia), il 43enne tetraplegico che ha diffidato l'Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale) per mancata verifica sul punto relativo al farmaco letale da utilizzare per il suicidio medicalmente assistito. (La Stampa)

Così come per il suicidio assistito non basta la Consulta, dunque, per l’eutanasia potrebbe non bastare il referendum. La regione sostiene che la palla ora passa al tribunale di Ancona, perché il comitato etico non è stato preciso sulle modalità del suicidio assistito. (L'HuffPost)