Processo Zaki, oggi udienza lampo: processo rinviato al 28 settembre

Domani INTERNO

La prima udienza si è svolta oggi dopo un anno e sette mesi di detenzione preventiva dello studente.

Sulla base delle accuse che gli sono state mosse, rischia fino a 5 anni di carcere: calcolando la custodia cautelare iniziata nel febbraio 2020, resterebbe in prigione altri 3 anni e 5 mesi.

«Il governo italiano dia seguito alla volontà di Senato e Camera e si attivi per il conferimento a Zaki della cittadinanza italiana»

Rischia altri 3 anni e 5 mesi di carcere. (Domani)

Su altri media

In Egitto, infatti, le indagini possono prolungarsi fino a due anni. Zaki viene arrestato all’aeroporto del Cairo il 7 febbraio 2020: è appena rientrato da Bologna, dove frequenta una magistrale in studi di genere. (Radio Popolare)

Ma poteva andare pure meglio, ammettono quelli che erano presenti all’udienza lampo, 5 minuti, appena il tempo di replicare affermando la propria innocenza. Per quanto Bologna scenda simbolicamente in piazza, dall’arcivescovo Matteo Zuppi alla comunità universitaria ancora ieri in sit-in di protesta, il rilascio di Patrick Zaki è materia geopolitica da maneggiare con cautela. (Il Piccolo)

Lo ha dichiarato la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, tramite un videomessaggio inviato in occasione della seduta di laurea del Master europeo in studi di genere e delle donne, il corso di studi dell’ateneo di Bologna, a cui è iscritto Patrick Zaki, lo studente egiziano detenuto in Egitto dal febbraio 2020 (LaPresse) – “Tenere accesa l’attenzione su Patrick Zaki equivale anche a tenere viva la memoria su Giulio Regeni e chiedere verità e giustizia. (LaPresse)

Patrick ha bevuto a fatica da una bottiglietta, ha scartato e mangiato un dolciume fattogli arrivare dalla sorella. Una presenza-pressione analoga a quella esercitata in tutte le precedenti udienze sul rinnovo della custodia cautelare dal febbraio dell'anno scorso. (ilmessaggero.it)

La prima udienza si è tenuta nella città di Mansura. E’ il commento all’Ansa di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, sull'udienza di Patrick Zaki. (Giornale di Sicilia)

Ma subito il governo ha messo le mani avanti: i diritti umani vanno declinati secondo le tradizioni religiose, storiche e culturali del Paese, non presi acriticamente dall’Occidente. (Avvenire)