Bassetti denuncia l'impreparazione di Crisanti: è questa la scienza di cui è obbligatorio fidarsi

Electomagazine SALUTE

Dunque proprio un “grande scienziato” di cui fidarsi ciecamente secondo i media di regime.

Ma cosa aveva sostenuto, di così terribile, Bassetti per suscitare le reazioni di chi ha iniziato ad occuparsi di virologia solo nel 2000?

A Matteo Bassetti, uno dei divi televisivi dell’era Covid, hanno fatto bene le vacanze a Sauze d’Oulx.

Ma il rapporto tra i media di regime e la libertà non è proprio facilissimo

I belanti erano pronti ad applaudire il trio dei (presunti) virologi in una esibizione a Sanremo dopo il successo della canzoncina natalizia. (Electomagazine)

Su altre fonti

TOGLIERE IL BOLLETTINO: “METTE SOLO ANSIA”. Secondo Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, il bollettino giornaliero metterebbe solo ansia alle persone e sarebbe da togliere. (MAM-e)

“Di Crisanti preferisco non parlare -ha detto Bassetti-. Poi non viene specificato chi è vaccinato, chi non è vaccinato, chi è vaccinato con tre dosi (Tag24 - Radio Cusano Campus)

Stavolta, però, il primario della clinica di Malattie infettive dell’ospedale di Genova ha risposto per le rime: “Mi hanno detto che Crisanti mi ha dato dell’analfabeta di epidemiologia perché ho suggerito di rendere più clinico e meno biologico il report giornaliero sui contagi. (Buttanissima Sicilia)

Assist di Giletti. Che alla fine del ragionamento sferra l’affondo brutale su Matteo Bassetti: “Penso che dichiarazioni come queste siano da analfabeti di epidemiologia” (buttanissima.it)

Ancora più esplicito è il virologo altoatesino Bernd Gaensbacher che all’Ansa dice: “I dati Covid vanno pubblicati tutti i giorni, altrimenti agiamo a favore del virus. Secondo Scorza, quando i dati non circolano è perché questi sono fonte di potere per chi li detiene (quoted business)

Inoltre il bollettino non specifica quanti sono asintomatici e quanti sintomatici, quanti stanno a casa e quanti in ospedale. I tamponi vanno fatti solo ai sintomatici” conclude l’infettivologo (Il Quotidiano del Lazio)