Delitto di Cogne, l'avvocato Taormina vuole pignorare la villa dell'omicidio

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Corriere della Sera INTERNO

Diciassette anni dopo il delitto di Cogne, quando il 30 gennaio 2002 fu ucciso nel lettone di casa il piccolo Samuele Lorenzi, di appena tre anni, la villetta di frazione Montroz, da allora disabitata, è ora al centro di una disputa giudiziaria.

Annamaria Franzoni fu notata da alcuni vicini di casa e, ancora una volta, si ritornò a parlare di lei e della villa.

Ora però l’avvocato Carlo Taormina chiede di pignorare la villetta del delitto per recuperare il denaro del mancato pagamento della parcella. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

In pratica, oltre a un vizio nella notifica dell'atto, si sostiene che la villetta non è pignorabile perché è all'interno di un fondo patrimoniale, costituito a maggio 2009 da Franzoni e dal marito Stefano Lorenzi. (Leggo.it)

Come fosse un monumento, levigato da diciassette anni di riprese televisive, servizi fotografici e migliaia di selfie macabri. La notizia che l’avvocato Carlo Taormina intende chiedere al tribunale di Aosta il pignoramento della villetta più famosa d’Italia per riscuotere i mancati pagamenti di Annamaria Franzoni , sua altrettanto celebre ex cliente, rappresenta un discreto paradosso. (Corriere della Sera)

Franzoni deve risarcire Taormina con 275mila euro, gli onorari mai pagati, che sono aumentati, nell'atto di precetto: oltre 470mila per la somma di Iva, interessi e cassa previdenza avvocati. La mamma di Cogne ha ormai pagato il suo conto con la giustizia e da circa un anno è una donna libera. (Il Mattino)

Il tribunale di Bologna nel marzo 2017 ha stabilito le ragioni dell’avvocato Taormina quantificando gli oneri da pagare in 275 mila euro. Il decreto di pignoramento è stato notificato alla Franzoni lo scorso 22 ottobre e riguarderebbe proprio la casa, unico bene aggredibile. (Notizie.it )

L'avvocato Carlo Taormina la vuole pignorare, Annamaria Franzoni si è opposta e della vicenda si occuperà il Tribunale di Aosta. Contesa giudiziaria sulla villetta di Cogne dove si verificò il tristemente famoso delitto. (La Repubblica)

Sulla vicenda si era già pronunciato il tribunale di Bologna nel 2017, obbligando Franzoni a risarcire Taormina. Il 22 ottobre alla donna è stato notificato il pignoramento di metà della villa di Cogne, teatro del delitto del piccolo Samuele. (Tuscia Web)