Frode fiscale per oltre 52milioni di euro scoperta dalla Gdf di Torino: coinvolta anche la provincia di Asti

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L’operazione “ZERO ASSOLUTO” conferma, tangibilmente, l’importanza dell’azione quotidianamente svolta dalla Guardia di Finanza nel contrasto alle condotte di evasione e frode fiscale che, sottraendo risorse alla collettività, ostacolano le prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese, “inquinano” il tessuto economico-produttivo, alterano la concorrenza del mercato e, non da ultimo, danneggiano gli imprenditori onesti e rispettosi delle regole

Nella giornata odierna, militari della Guardia di Finanza di Torino stanno dando esecuzione, nell’ambito dell’operazione “ZERO ASSOLUTO”, ad un decreto di sequestro preventivo per oltre 52 milioni di euro emesso dal Giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale nei confronti di 30 persone e 19 società, per le ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta e indebita compensazione di crediti fiscali inesistenti. (ATNews)

Ne parlano anche altri giornali

L’Operazione, eseguita con l’ausilio degli omologhi Uffici e Reparti competenti per territorio, ha coinvolto le Province di Mantova, Parma, Milano, Monza Brianza, Novara, Lecco e Reggio Emilia. Dopo le attività di Polizia Giudiziaria effettuate presso gli Uffici di Piazza Sordello, C. (Prima Lecco)

Gli sono stati requisiti un appartamento, un garage e un conto corrente con 15 mila euro. Grazie alla dichiarazione di questi costi fittizi, la società aveva dunque potuto evadere oltre 200mila euro di tasse, tra imposte dirette e Iva. (AgrigentoNotizie)

Tra i beni sequestrati figurano oltre 570 conti correnti, 37 immobili (tra cui una villa nel Canavese) e 44 veicoli, compresa una Ferrari 599 GTO (TorinoSud)

Tre sono le società coinvolte e complessivamente dieci sono le persone (molte delle quali con precedenti penali) indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale e truffa. (La Voce di Mantova)

Le attività investigative sono state condotte anche con intercettazioni telefoniche, appostamenti, pedinamenti e perquisizioni, per i reati di dichiarazione fraudolenta ed utilizzo di crediti fiscali inesistenti relativamente al periodo dal 2017 al 2020. (QC QuotidianoCanavese)

Le indagini, coordinate da Sveva De Liguoro, sostituto procuratore di Verbania (VCO), hanno permesso di evidenziare che la società di Parma, che rimuoveva il ballast, non inviava il materiale alla società ossolana - ma attuava la frode attraverso viaggi simulati mascherati con formulari falsi compilati con false fatture emesse dall'azienda piemontese. (La Repubblica)