Mercato auto Europa: un 2021 da dimenticare. Crollo del 25,5% sul 2019

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Nel 2019, infatti, erano state immatricolate complessivamente 15.805.658 vetture

Confrontando le immatricolazioni con il 2019, anno precedente allo scoppio della pandemia, si scopre che il mercato auto europeo è crollato del 25,5%.

Volendo considerare l'Unione Europea, il Regno Unito e i Paesi Efta, nell'intero 2021 sono state immatricolate 11.774.885 vetture pari ad una contrazione dell'1,5% rispetto ad un 2020 già difficile. (HDmotori)

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Parallelamente, è fondamentale prevedere una capillare infrastrutturazione del Paese, anche con punti di ricarica ad alta potenza, tramite un cronoprogramma dettagliato per l'investimento dei fondi stanziati con il PNRR". (ilmessaggero.it)

La crisi ha colpito tutti i mercati nazionali dell’area che nel 2021, rispetto al 2019, sono tutti in calo con la sola eccezione di quelli, molto piccoli, di Islanda e Norvegia. Va anche segnalato che nella maggior parte dei mercati dell’Europa Occidentale vi è una sensibile crescita della quota delle auto elettriche (ClubAlfa.it)

Per quanto riguarda i singoli brand delle auto, nel 2021 Volkswagen ha confermato il suo primo posto, registrando una quota di mercato del 25,1% vendendo 2,43 milioni di auto (-4,8%). Gli unici mercati automobilistici dell’Unione a registrare un’espansione delle vendite nel mese di riferimento sono stati Bulgaria, Croazia, Lettonia e Slovenia. (Money.it)

I dati pubblicati da ACEA, l’associazione dei costruttori automobilistici europei, hanno acceso un campanello d’allarme relativamente al mercato continentale. In generale i Paesi dell’Unione, più i tre EFTA (Islanda, Norvegia, Svizzera) e il Regno Unito, hanno perso l’1,5% rispetto al 2020, anno per altro già difficile. (FormulaPassion.it)

Il report dimostra come, nel 2021, le vendite siano calate dell’1.5% rispetto al 2020 anche a causa delle carenze critiche di semiconduttori e per colpa dell’emergenza sanitaria in corso. (Calcio e Finanza)

Si sono salvati solo mercati minori, come quello bulgaro, estone sloveno e croato. Particolarmente impietoso il confronto 2021-2019 per i paesi più inportanti: Spagna -31,7%, Regno Unito -28,7%, Germania -27,3%, Francia -25,1% e Italia -23,9%. (Il Fatto Quotidiano)