L'Italia di Mancini spazza via la cultura del chiagni e fotti: “siamo forti e vinceremo” - ilNapolista

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Questa dichiarazione di Mancini, tutto sommato banale, lava via tutta la ruggine della retorica abituale.

E’ lo stacco netto, dimensionale, tra i due contesti a stravolgere malamente la nostra percezione della Nazionale.

La Nazionale nelle grandi competizioni è stata sempre un collante: anche nei momenti difficili ha portato entusiasmo tra la gente.

Mario Sconcerti ha scritto sul Corriere della Sera che “parteciperemo, saremo attivi, nessuno potrà sottovalutare l’Italia

Un’apertura d’orizzonte che dal campo, piano piano – e molto abilmente sul piano commerciale – è passata, aiutata dai risultati. (IlNapolista)

Se ne è parlato anche su altri media

Noi non abbiamo Vieri, ma Mancini ha costruito la nazionale con l'obbligo di giocare palla a terra: siamo fortissimi negli uno-due, nei dribbling. C'è una spina dorsale che si è fatta le ossa anche fuori dai nostri confini e la bassa età media non deve assolutamente indurre al pessimismo. (fcinter1908)

Le regole per riuscire a vincere? Ce ne sarebbe una sola: cercare di fare gol e non subirne". (Tutto Napoli)

Roberto Mancini non vuole cali di attenzione verso EURO 2020: ecco cosa è accaduto nel test match contro l’Italia U20. Come riporta il Corriere dello Sport, Mancini si sarebbe infuriato con coloro che sono in bilico per un posto da titolare, ovvero Emerson, Belotti e Federico Chiesa. (Calcio News 24)

Un gol di Riccardi al 75' decide la sfida tra San Marino e l'Italia Under 20. La squadra di Varrella ha giocato un ottimo primo tempo riuscendo più volte ad andare al tiro, più sofferta la ripresa quando la pressione dell'Italia è sta più costante. (San Marino Rtv)

Un momento che gli italiani aspettano dai rigori contro la Germania di Bordeaux, che Mancini attende dalle notti magiche di Italia '90 quando lui era uno dei giovani d'oro che visse quel Mondiale senza giocare un minuto. (TUTTO mercato WEB)

Adesso però, la Diez è sulle spalle di quel ragazzo che non è un’aspirapolvere, come dice il suo amico di maglia azzurra Non sempre però la Dieci finisce sulle spalle di chi ha dribbling, fantasia e vede linee di passaggio proibite alla vista dei più. (QUOTIDIANO NAZIONALE)