Candelora 2023: significato, proverbi e usanze in Emilia Romagna

il Resto del Carlino INTERNO

– Secondo una vecchia tradizione, dopo i gelidi giorni della Merla arriva la Candelora. Questa festività, che ricade il 2 febbraio, sebbene sia religiosa è molto legata a credenze popolari di origine contadina, dove questo giorno è particolarmente sentito. Il giorno della Candelora è giunto sino a noi, e tra fede e leggenda ci ricorda il legame tra uomo e natura; non solo: ci dice anche quanto manca alla primavera. (il Resto del Carlino)

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La Candelora è una festività di origine cristiana che si celebra ogni anno il 2 di febbraio, precisamente a quaranta giorni di distanza dal Natale. Sommario Il proverbio Candelora, le origini Candelora: le celebrazioni Festività pre-cristiane e pagane simili alla candelora Il proverbio "Se c'è sole a Candelora, dell'inverno semo fòra, ma se piove o tira vento, de l'inverno semo dentro". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il termine deriverebbe dal tardo latino candelorum, festa delle candele, in riferimento all’accensione delle stesse. Con questa giornata, si mette definitivamente da parte la festività del Natale. (Fremondoweb)

La Candelora è una festività che risale a tempi antichi, celebrata ogni 2 febbraio e radicata sia nella tradizione contadina che in quella religiosa. Il nome deriva dalla consuetudine cristiana di benedire le candele, simbolo di luce e uscita dalle tenebre dell’inverno. (Radio Roma)

Questa celebrazione affonda le radici nelle pagine del Vangelo di Luca, dove è riportato un episodio riguardante l’infanzia di Gesù. Quaranta giorni dopo il Natale, la Chiesa celebra la festa della Presentazione di Gesù al Tempio. (Info Cilento)

– La Candelora, che cade il 2 febbraio, è una festa che è stata prima pagana, risalirebbe infatti all’antica Roma, per essere poi assorbita dal Cristianesimo. Segnata dal risveglio della luce, secondo la tradizione sarebbe premonitrice della bella stagione. (LA NAZIONE)

Poiché è una festa tradizionalmente religiosa, il 2 febbraio durante la Messa si benedicono le candele, tradizionalmente bianche, simbolo di “luce per illuminare le genti“. Gesù, ancora bambino in fasce, venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione che era prescritta dalla legge giudaica per i primogeniti maschi presso il Tempio. (Calabria Magnifica)